Poste Italiane non ce la fa, in Basilicata si ‘chiude’

5 luglio 2012 | 19:27
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Poste Italiane non ce la fa, in Basilicata si ‘chiude’

Sportelli soppressi e aperture a giorni alterni. Disagi annunciati che presto potrebbero divenire realtà. Poste Italiane proprio non ce la fa e mette mano alla scure che si abbatte anche sugli uffici postali lucani. Razionalizzazione in Basilicata significa chiusura totale o, dove va meglio, apertura degli uffici a giorni alterni. Alcune fonti ci confermano, a seguito di un incontro tra sindacati e rappresentanti di Poste Italiane Spa, che più che di ipotesi si tratta di decisioni già prese per una serie di comuni lucani. E’ però abbastanza lungo l’elenco dei comuni della Basilicata i cui uffici postali dovrebbero, a breve, essere chiusi, o la cui apertura sarà garantita a giorni alterni.

APERTI A GIORNI ALTERNI: Cirigliano, Calvera, Guardia Perticara, San Paolo Albanese, Teana Rivello, Missanello, Armento Campomaggiore, Carbone, Castelgrande, Castelluccio Superiore, Castelmezzano, Cersosimo, Lauria (Cogliandrino e Seluci), Maratea (Porto) Monticchio Bagni, Marsico Nuovo (Pergola), Filiano (Scalera), Trivigno

CHIUSURA DEGLI UFFICI: Tricarico (Calle), Ferrandina (Borgo Macchia), Maratea (Acquafredda), Avigliano Scalo, Latronico (Agromonte) , Baragiano, Filiano (Dragonetti e Sterpito) , Latronico (Magnano), Marsicovetere, San Severino Lucano (Mezzana), Bella (San Cataldo), Bella (Sant’Antonio Casalini) Atella (Sant’Ilario) Filiano (Sterpito) Lavello Gaudiano, Melfi (San Nicola).