Pennellate in dolente combattimento

30 luglio 2012 | 11:24
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Pennellate in dolente combattimento
Pennellate in dolente combattimento
Pennellate in dolente combattimento
Pennellate in dolente combattimento
Pennellate in dolente combattimento
Pennellate in dolente combattimento

Pennellate energiche in dolente ‘combattimento’. Sfumature di rosa, grigi, gialli: così ingestibili eppur domati con maestria e soggiogati all’estro creativo che dirige la mano in movimenti densi, carichi e vigorosi disegnando fiori, metafore di vita e dello scorrere naturale, inesorabile del tempo. Il ‘combattimento tra colori’ che Gaetano Dimatteo traspone sulla tela – nella trentina di opere che compongono la sua ultima personale – è quello che l’artista di Nova Siri vive ogni giorno, in questi ultimi tempi: da quando ‘mr Parkinson’ – come lui chiama il male che lo affligge – progressivamente lo affatica, irrigidisce i movimenti. La grande e sapiente ironia con cui a lui si rivolge, quasi di continuo, è antidoto prezioso in questa battaglia, unitamente all’arte stessa: da sempre strategica alleata di vita e nuova speranza.

“Cielo livido dai venti attraversato fiorisce pallido”: è il titolo della mostra di Gaetano Dimatteo esposta a Nova Siri alla Galleria “Primo Piano”, ovvero al primo piano della sua casa, nel cuore pulsante della cittadina jonica. Lo scorso 22 luglio nel fazzoletto di giardino rigoglioso, di cui ama prendersi cura con estrema passione e infaticabile dedizione, Dimatteo ha chiamato a raccolta amici ed estimatori per un vernissage dal sapore insolito, struggente. Quando raggiunge i suoi ospiti, in un leggerissimo completo bianco e fili di perle al collo, il suono della fisarmonica e i fuochi d’artificio danno avvio al convivio: momento di intima condivisione di ispirazione artistica e vigoroso slancio in nome dell’arte.

La scelta estremamente poetica del titolo della personale di Gaetano Dimatteo che, nella sua lunga carriera artistica ed intellettuale, è stato anche scenografo e poeta, la dice lunga sul tenore e sull’essenza stessa della mostra: il verso nel titolo racchiude tutto lo struggimento della realtà contingente, la vibrante delicatezza del lentissimo ‘sfiorire’ della vita. Un dolente messaggio lanciato così chiaramente: l’artista si spinge fino al punto tale da scrivere su una tela grigio-blu tutto il suo dolore nell’umana-terrena constatazione che ‘La morte è vicina’.

Eppure è la voglia di vita, di bello, di arte, di cultura a prevalere con immensa forza e determinazione là dove Dimatteo lancia la sua idea – anche una provocazione – e riesce a strappare ai suoi ospiti (tra esponenti della cultura e dell’arte anche referenti della politica nazionale e locale: il senatore Pdl Cosimo Latronico e l’assessore al Turismo Giuseppe Mitidieri del Comune di Nova Siri) la promessa di realizzarla: l’istituzione di un premio, di un circolo, di un’agorà culturale in grado di accendere con vigore e sostanza i riflettori sulla cittadina di Nova Siri meritevole di tornare a rivestire quel ruolo di rilevanza artistica-culturale che tanto le appartenne in passato, quando era parte consapevole della gloriosa Magna Grecia.