“L’Osservatorio ambiente e legalità è parte del sistema”

27 luglio 2012 | 19:07
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“L’Osservatorio ambiente e legalità è parte del sistema”

Il sistema Basilicata”. I consiglieri regionali del Pdl Mario Venezia, Gianni Rosa e Mariano Pici, nella conferenza stampa di venerdì mattina, sono ritornati sul tema passando però agli esempi pratici di cosa, secondo loro, significhi sistema. Questa volta sotto la lente d’ingrandimento è finito l’Osservatorio ambiente e legalità della Regione Basilicata. Nato nel 1996 da una convenzione firmata tra la Regione Basilicata e Legambiente si propose come una novità nel panorama lucano, in cui ancora scarsa era la competenza sulle problematiche ambientali e più specificatamente sulle cosidette ecomafie. Un organismo che avrebbe dovuto agire da faro, in collaborazione con forze di polizia e Procure, nella prevenzione e denuncia dei fenomeni di illegalità ambientale ma che oggi- secondo i consiglieri del Pdl- appare come l’ennesima struttura mangiasoldi.

“Questo ente- ha detto il consigliere Gianni Rosa- aveva lo scopo di segnalare, con dei report, la situazione intorno a possibili infiltrazioni di eco mafie sul territorio lucano. Con il tempo sembra però diventato più un contenitore legato agli interessi della politica. Ad oggi non si capisce cosa faccia, l’unica cosa certa, oltre alle esose fatture d’albergo che abbiamo avuto modo di visionare, è che continua a ricevere fondi pubblici”. Sulla stessa lungezza d’onda il collega Mario Venezia che parla di soldi sprecati e zero risultati. “E’ la solita logica del posizionamento di quelli del Pd. Non è un caso se l’attuale direttore dell’Osservatorio è stato candidato alle primarie del Partito democratico oltre ad essere il responsabile del settore ambiente del Pd. E’ un loro uomo”. Il riferimento è a Pietro Fedeli coordinatore del Forum regionale ambiente del Pd.

Sembrano agguerriti ad andare avanti nella loro battaglia i tre consiglieri pidiellini. Tant’è che, martedì 31 luglio presenteranno una mozione in Consiglio regionale. “Sono sicuro- ha ribadito l’onorevole Venezia- che ci verrà bocciata. E allora passeremo alla fase due. Tireremo fuori dal cassetto una proposta di legge presentata dal consigliere regionale Singetta (Api ndr), e mai presa in cosiderazione, per l’abolizione di questa struttura. Saremo lieti di firmarla anche noi e ripresentarla”.