La verità scientifica sulle condizioni del Pertusillo

4 luglio 2012 | 10:43
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La verità scientifica sulle condizioni del Pertusillo
La verità scientifica sulle condizioni del Pertusillo
La verità scientifica sulle condizioni del Pertusillo
La verità scientifica sulle condizioni del Pertusillo

Alcune dichiarazioni dei quotidiani lucani circa la moria delle carpe nel Lago Pertusillo del maggio 2012, che ridimensionano o addirittura escludono l’inquinamento del lago, mi inducono a dei chiarimenti sui rapporti di causa/effetto e sulle cause primarie della moria dei pesci, in linea anche con alcune dichiarazioni dell’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata.
I dati disponibili e le considerazioni che seguono, suggeriscono che la viremia primaverile delle carpe dovuta al batterio Aeromonas è a sua volta l’effetto dell’inquinamento lacustre che ha causato l’eutrofizzazione delle acque, dovuta fondamentalmente a scarichi abusivi, depuratori mal funzionanti e forse anche all’attività industriale dell’area. Si legge sulla stampa che le carpe sono morte per setticemia da Aeromonas e che si tratta dunque di fattori patologici che contrasterebbero le ipotesi di inquinamenti vari, che le analisi farebbero escludere un inquinamento e sarebbero ampiamente rassicuranti sulla qualità delle acque, che tale batterio non sarebbe indice di inquinamento del lago, che l’eutrofizzazione avverrebbe in ogni lago del mondo.

In realtà, va precisato quanto segue: 1) per inquinamento si intende, secondo la definizione dell’O.N.U., l’immissione diretta o indiretta in acqua da parte dell’uomo di sostanze ed energie che provocano effetti negativi sulle risorse biologiche, sulla salute dell’uomo e sulla qualità delle acque; 2) l’inquinamento microbiologico e chimico del Lago Pertusillo è stato provato dai video e dalle analisi delle acque e dei sedimenti dell’EHPA e dell’OIPA, e da un’analisi dei Radicali Lucani, che hanno documentato la presenza di batteri fecali, metalli pesanti, idrocarburi e alifatici clorurati cancerogeni in concentrazioni superiori ai limiti di legge, e di depuratori non funzionanti che immettono nel lago resti fecali; 3) il Pertusillo, nonostante sia un lago artificiale caratterizzato da scambi d’acqua, è in stato di eutrofizzazione, fenomeno che nei laghi naturali con acque ferme o con moto inapprezzabile, si sviluppa in archi di tempo molto lunghi; l’eutrofizzazione, tuttavia, può essere accelerata dall’inquinamento antropico. In questo caso l’eutrofizzazione consiste in una eccessiva crescita di biomassa (piante acquatiche, alghe), dovuta ad un elevato apporto di nutrienti (fosforo,  azoto e zolfo), derivanti da acque reflue non depurate (feci, urine, saponi, detersivi, ecc.), scarichi zootecnici, scarichi industriali, concimazioni e da impianti di desolforazione, che non mancano in Val d’Agri. Presso il Centro Oli di Viggiano, infatti, a breve distanza dal Pertusillo avviene il trattamento di desolforazione del petrolio estratto nei pozzi intorno al lago. Sotto il Centro Oli passa un piccolo corso d’acqua che alimenta il Pertusillo e le cui acque torbide talvolta emanano un odore sulfureo. Zolfo viene immesso nel lago da fonti naturali, come le acque miste a petrolio e zolfo che sgorgano dalla sorgente di Tramutola. Lo sviluppo algale causa il quasi totale consumo della riserva di ossigeno dell’acqua soprattutto sul fondo del lago, portando a stressare i pesci che lì ci vivono (come le carpe), fino alla loro morte o per mancanza di ossigeno o per mancanza di difese contro batteri come l’Aeromonas. Questi fenomeni si accentuano in primavera, quando l’innalzamento della temperatura crea un rimescolamento delle acque stratificate del lago, rimettendo in circolo i nutrienti presenti sul fondo del lago, così determinando la crescita delle alghe e la diminuizione dell’ossigeno disciolto e quindi il corretto sviluppo delle specie viventi; 4) Gli Aeromonas sono batteri ubiquitari, presenti nelle acque e fanno parte della flora intestinale dei ciprinidi, come le carpe. Essi sono in genere assenti nelle acque non inquinate di sorgente, mentre predominano nelle acque ricche di nutrienti, come quelle eutrofizzate, e trovano stimolo alla riproduzione proprio dalla sostanza organica. In particolare l’Aeromonas caviae (quello trovato nelle carpe del Pertusillo) si trova anche nelle feci umane (Gerald & Gilardi 1967, Applied and Environmental Microbiology) e nelle acque di fogna (Wikipedia). L’Aeromonas è dunque indice di qualità ambientale in relazione all’apporto di biomassa.

Va ricordato che nelle analisi delle carpe non sono stati cercati gli idrocarburi, che pure sono tra gli inquinanti più importanti in casi simili. In molti si chiedono se è  possibile evitare l’eutrofizzazione del Lago Pertusillo e riportarlo alle condizioni antecedenti il 2010, anno in cui si sono cominciate ad osservare le fioriture algali e la moria dei pesci. La risposta è positiva: esistono tecniche di risanamento, che prevedono la riduzione degli scarichi dei nutrienti nel lago, attraverso il controllo della funzionalità dei depuratori e degli scarichi non autorizzati, delle immissioni di idrocarburi e dei loro derivati, e poi il ricambio delle acque lacustri, la loro ossigenazione, il sifonamento delle acque ipolimniche (quelle più profonde), il dragaggio dei sedimenti del fondo e una fascia di rispetto perimetrale intorno all’invaso del Pertusillo.

Albina Colella- Professore Ordinario di Geologia e Presidente dell’Ehpa