Il Piano sanitario nasce con mille incongruenze

26 luglio 2012 | 19:21
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Il Piano sanitario nasce con mille incongruenze

La Basilicata finalmente ha il suo Piano della Salute, mancava da anni e l’apatica maggioranza di centrosinistra, dopo un’improvvisa accelerata, è riuscita ad approvarlo. L’assessore Martorano, che potrà vantarsi di essere stato l’artefice, e Vincenzo Folino che da buon “padrino politico” gioisce per la sua illuminata scelta dell’assessore tecnico esterno, incasseranno assieme il merito politico: dopo 17 anni la Regione Basilicata riformula il nuovo Piano Salute, accompagnato da 30 cartelle di discorso ed approvato in piena solitudine dalla maggioranza bulgara del Consiglio Regionale. Appunto maggioranza bulgara con un De Filippo che potrà vantarsi anche lui di qualcosa, Falotico e Mollica, che sino ad oggi avevano sempre smentito, confermano con il loro voto favorevole l’ingrossamento della sua maggioranza. Non potranno però vantarsi i lucani, il Piano nasce con mille incongruenze e con i vecchi-nuovi difetti, ad esempio la strana frammentazione dei posti letto sul territorio per la medesima patologia: piccoli numeri che non producono servizi di qualità ma solo tanti primariati.
Oltre, il Piano nasce già obsoleto rispetto ad una legislazione nazionale in piena evoluzione e che preoccupa, tranne Martorano, tutti gli assessori regionali alla salute d’Italia, dovrebbero dirgli qualcosa termini come la spending review, il piano salute 2013-2015, il decreto omnibus Balduzzi.
O viceversa si deve pensare che l’assessore Martorano ha le capacita profetiche di Nostradamus?
Oltre al fatto che il piano mancava da 17 anni, e allora quali le reali ragioni che hanno determinato l’urgenza di approvarlo rigettando la richiesta del Pdl di un approfondimento ragionato e veloce rispetto al nuovo contesto nazionale che sta nascendo?
Ci ritroveremo (sicuramente) un Piano Salute che grazie alla fretta ed al cinismo politico non gioverà certo ai lucani, non in sintonia con le regole nazionali. Tutto da rifare.
Per ora, servirà solo ai vari “Folino-De Filippo & C.” quale strumento utile per la imminente campagna elettorale d’autunno. Ancora il “Sistema Basilicata” in movimento che rinnova le promesse di sicure “assunzioni e primariati”, ovvero garanzia per gli amici del loro posto al sole.
A tutto ciò si aggiunge il fatto che Martorano non ha dimostrato in alcun modo la sostenibilità finanziaria del Piano approvato, da nessuna parte è stato spiegato perché la spesa sanitaria, dal 2005 al 2010 è cresciuta di oltre 200 milioni di euro, siamo passati da 800 milioni di euro (2005) al 1 miliardo di euro (2011). Di certo tutto questa maggiore spesa non è corrisposta ad un miglioramento della qualità del servizio. O almeno nessuno se ne è accorto.
Senza risorse economiche qualsiasi “libro dei sogni” non potrà anche volendolo trovare concretezza. Quindi applicazione parziale, in maniera confusa e amicale, quindi caos, spreco delle risorse, nessun servizio e schizofrenia gestionale. Tutto ciò in un futuro imminente.

Gianni Rosa, Consigliere regionale Pdl