Il Papà beat di Sarconi presto in un film

4 luglio 2012 | 18:15
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Il Papà beat di Sarconi presto in un film
Il Papà beat di Sarconi presto in un film
Il Papà beat di Sarconi presto in un film
Il Papà beat di Sarconi presto in un film

…Il giovane arrestato per resistenza e violenza alla forza pubblica avendo colpito con calci e pugni un sottoufficiale si chiama Antonio Di Spagna di venticinque anni, da Sarconi, in provincia di Potenza, domiciliato a Milano, in via Fedro 4. Ora è piantonato al Policlinico dove è ricoverato  con un suo compagno, Nicola Paterlini…”. Questo uno stralcio della cronaca dell’8 marzo 1967 riportata sulle pagine de “Il Corriere d’Informazione” (ma la notizia fu battuta da tutti i quotidiani milanesi) in merito agli scontri che si erano verificati il giorno prima nel capoluogo lombardo fra polizia e  “giovani capelloni” legati alla rivista “Mondo beat”  che protestavano contro i soprusi e le continue violenze delle forze dell’ordine.

Antonio Di Spagna, alias “Papà Beat”, oggi ha settant’anni e da lungo tempo è ritornato a vivere nella sua Sarconi. Parlerà della sua storia al filmaker di Moliterno Vincenzo Galante che inizierà nei prossimi giorni le riprese di un cortometraggio con il quale, all’esperienza, al racconto, al ritratto personale di “Papà-Beat”, cercherà di raccontare quell’atmosfera di contestazione che percorse tutto il decennio degli anni sessanta, fino a trovare epilogo nel “sessantotto studentesco”.

Antonio Di Spagna in quella manifestazione del 7 marzo 1967 riportò un trauma cranico per il pestaggio subito dai poliziotti con l’asta di un cartello. Restò piantonato in ospedale per due settimane e poi incarcerato per altri quindici giorni con la falsa accusa di violenza a pubblico ufficiale”. Da ex-poliziotto Papà-Beat  in quel contesto mise non poco in imbarazzo la questura milanese che – menziona ancora Gerbino Melchiorre – fece di tutto per farlo allontanare da Mondo Beat”. Senza riuscirci naturalmente. Nei mesi successivi Antonio Di Spagna sarà ancora in prima linea da protagonista per la causa di una società beat. Libera e pacifista.