Gli ignoranti furbi e i fessi intelligenti

24 luglio 2012 | 22:33
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Gli ignoranti furbi e i fessi intelligenti

Che cos’è l’ignoranza? Niente. L’ignoranza è il niente. Non il vuoto, no. Perché il vuoto se lo pensi, lo immagini come qualcosa che ha una sua consistenza. Il vuoto se lo avverti dentro di te, lo senti con un certo spessore, quasi si materializza. Visibile e pure denso della sua profondità. No, l’ignoranza è il niente. Quel non so che di inafferrabile, evanescente, inutilmente inesistente. L’ignoranza è come una malattia asintomatica, non avverti nulla, non senti niente. Non basta avere scarsa padronanza di un argomento, o di una materia per essere ignorante. Chi non conosce in modo adeguato un fatto, o un oggetto non è ignorante tout court, perché può sempre imparare. L’ignoranza vera non ha a che fare col divenire, col possibile, con una prospettiva dinamica, ma col finito. L’ignorante è il niente finito che si muove nell’infinito. Non parlo dell’ignoranza nel significato di “non conoscenza”, né dell’ignorante buono, colui che prova a dire e a fare anche se non sa dire e fare. No, parlo dell’ignoranza equivalente al niente, quella arrogante e presuntuosa. Quella di chi sa di non sapere e agisce come se non sapesse di non sapere. Lo stato di ignoranza cui faccio riferimento è dunque dell’uomo che sa di non sapere eppure si comporta come un depositario assoluto della conoscenza. Questo ultimo genere di uomo è il peggiore e rappresenta l’ignoranza equivalente al niente. Molti disastri sono generati dall’azione di questi uomini, maschi o femmine che siano. Questo tipo di uomo manca di coscienza e di verità, per dirla con i socratici. Ma non manca di intelligenza. Chi accetta incarichi che richiedono esperienza e conoscenza di una materia sapendo di non avere né esperienza né conoscenza, è un ignorante equivalente al niente il quale manca di coscienza e di verità. Ma ha bisogno di intelligenza per rimanere a galla, per procrastinare a lungo il suo disegno di impostore. Ma qual è il tipo di intelligenza che distingue l’ignorante puro? Si chiama furbizia. Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle. Infatti, come ammoniva Giuseppe Prezzolini, non bisogna confondere il furbo con l’intelligente. L’intelligente è spesso un fesso anche lui.Qui entriamo nella carne viva dell’ignorante puro.Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.Ecco spiegata la chiave di successo dell’ignorante. Il collega Giulio Cavalli ha ben detto: Secoli di indifferenza e tolleranza verso i furbi hanno permesso di portarli al potere, di accrescere boriosamente il prestigio degli scaltri a danno degli onesti fino alla fotografia attuale: furbi al governo e i sinceri catalogati tra i fessi.In base al nostro ragionamento ai vertici di molti enti e istituzioni, fatte le dovute eccezioni, ci sarebbero  spesso gli ignoranti puri, quelli equivalenti al niente, quindi i furbi. Ma è certo che alla fine, come auspicava Prezzolini, ci salveranno i fessi. E cioè gli onesti e gli intelligenti.