Gli assessori all’Ambiente e il direttore dell’Arpab a casa

9 luglio 2012 | 17:59
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Gli assessori all’Ambiente e il direttore dell’Arpab a casa

Che anche il ministro Balduzzi confermi, sulla base dei dati Arpab, che nel Pertusillo c’è un’alta concentrazione di idrocarburi non può che (s)confortarci

Anche se noi avevamo creduto alla professoressa Albina Colella, al tenente Giuseppe di Bello, a Maurizio Bolognetti, i quali che il lago fosse inquinato lo certificano da un pezzo. E avevamo creduto anche a chi c’aveva detto che “c’erano state (presunte ndr) pressioni sull’Istituto Superiore di sanità, (che stava effettuando analisi sull’invaso lucano ndr), affinchè si lasciasse perdere il Pertusillo.

Il ministro Renato Balduzzi ha affermato che dai «campioni prelevati dall’Arpa di Basilicata nel giugno del 2011, emergono alte quantità di
idrocarburi», dichiarazione che va in contrasto, netto, con le dichiarazioni che si sono susseguite nei mesi scorsi sulla vicenda dell’inquinamento del Pertusillo. Dichiarazioni, che secondo la Ola, dovrebbero servire a “dimissionare” qualcuno. Nella fattispecie gli ultimi due assessori all’Ambiente della Regione Basilicata: Mancusi prima e Mazzocco poi. Entrambi “rei” di aver minimizzato. Siamo completamente d’accordo con la Ola, anche perchè quanto affermato dal ministro sulla salute del Pertusillo ci lascia sperare che anche la vicenda da noi smascherata delle “presunte pressioni della Regione sull’Istituto Superiore di Sanità” che avrebbe dovuto effettuare analisi sull’invaso, le “presunte pressioni a che si lasciasse perdere il Pertusillo” arrivi nelle sedi competenti. Nel Pertusillo, dice il Ministro, ci sono alte concentrazioni di idrocarburi. Insomma le” cassandre allarmiste”, i “terroristi dell’informazione” avevano ragione. Ecco perchè ci uniamo alla Ola e a NoScorie Trisaia nel chiedere le dimissioni del direttore dell’Arpab, Raffaele Vita, dell’ex assessore all’ambiente, Agatino Mancusi dai suoi attuali incarichi, dell’attuale assessore all’Ambiente Vilma Mazzocco, per aver sminuito e in alcune fasi, anche negato ciò che il ministro ha affermato in Parlamento. Ci appare il loro, un atteggiamento irrispettoso dei lucani e della loro salute. Come scrivono Ola e NoScorie Trisaia è necessario che si accerti se non ci siano gli estremi di un attentato alla salute pubblica per aver negato ciò che è sempre più palese: un’eutrofizzazione delle acque dell’invaso lucano dovuta a scarichi fognari incontrollati e allo sversamento di sostanze tossiche e di idrocarburi riconducibili alle attività minerarie dell’area. Sulla massiccia moria di carpe ripetutasi negli ultimi due anni non ci siamo bevuti le versioni date sino ad oggi: l’alga cornuta, il virus, la setticemia, l’Aeromonas. Queste fandonie andatele a raccontare a chi vi crede ancora.