“Fermiamo il sacco del Vulture”

12 luglio 2012 | 18:48
Share0
“Fermiamo il sacco del Vulture”

La vicenda della chiusura del tribunale di Melfi deve stimolare in tutte le forze politiche e di governo di questa regione la necessità di fare una scelta di parte: il territorio prima di tutto. Non possiamo accettare il saccheggio di un’area cosi importante come il Vulture Alto Bradano: prima l’ospedale di Venosa, poi la questione sempre aperta Fenice, le vertenze Fiat ed i gravi disagi infrastrutturali. Abbiamo partecipato in prima linea nei giorni della protesta a Venosa, siamo al fianco del partito, interamente schierato nella lotta per la difesa del tribunale di Melfi, senza esitazioni. A mio avviso abbiamo due vie da scegliere: o evidenziare e condannare le responsabilità e le scelte di chi a vari livelli governa il territorio o fare un passo oltre le polemiche e pensare per una volta alle esigenze dei nostri territori e delle nostre comunità. In questo contesto pesa però l’assenza del governo regionale, è assordante il silenzio della sinistra e sfido i loro giovani ad essere per una volta la voce di rottura rispetto ai loro partiti: costruiamo il nostro presente affrontando le sfide che quotidianamente viviamo in Basilicata senza dover aspettare suggerimenti. Per noi della Giovane Italia della Basilicata non possono esistere due pesi e due misure: tutti i nostri territori meritano rispetto e tutela, non possiamo accettare che con la motivazione dei tagli e del risparmio si vada a penalizzare sempre la periferia. Inoltre corriamo il rischio di inclinare la qualità dei servizi giudiziari e nell’attesa di conoscere quale sarà il vero valore del risparmio rischiamo di perdere un importantissimo presidio di legalità a difesa di un’area e di una comunità.

Nicola Riviello  Coordinatore regionale Giovane Italia