Apertura di credito al Piano sanitario

26 luglio 2012 | 19:23
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Apertura di credito al Piano sanitario

Il voto favorevole  al P.S.R. (Piano della salute e dei servizi regionali) espresso in Consiglio Regionale vuole essere una apertura di credito su una programmazione che rappresenta  la cornice di tutto ciò che in sanità bisogna fare e che occorrerà riempire necessariamente di contenuti. Nel percorso che il Piano sanitario ha avuto in questo lungo periodo di gestazione, durato circa 2 anni, si è cercato di guardare non solo agli  interessi generali del territorio ma di operare una difesa, per quanto possibile, del territorio con un occhio a ciò che la trasformazione comportava a seguito dei tagli imposti dallo Stato con nuove e  stringenti norme. Nel mio intervento, ho ripercorso le tappe salienti quando, per esempio, ho votato contro l’art. 20  della L. Reg.le n. 17/2011, nella quale venivano vietati i ricoveri per acuti negli ospedali non sedi P.S.A. ( Pronto soccorso attivo), perché penalizzava tante  Comunità, tra cui Venosa, senza averle prima coinvolte nella decisione  e soprattutto senza spiegazione alcuna rispetto alla trasformazione in atto. Così come  è stato rafforzato ed evidenziato nell’intervento la scrittura nel Piano  della previsione di un Ospedale Unico del Vulture Alto-Bradano, battaglia portata avanti già dal 2006 e non compresa appieno da parte del territorio quale unica soluzione vera al problema della salute, in un territorio che conta 100.000 abitanti ( riportato a pagina 106 del piano).
Inoltre nell’ambito del piano anche un rafforzamento di scelte da me proposte ed accolte nella L. Reg.le n. 12/2008 e succ. mod. inerenti la sede del distretto di comunità Così come il voto “per esserci “all’interno delle decisioni di riempimento di contenuti dello stesso piano: sulla questione CROB e sulla rete regionale oncologica dove l’istituto di ricerca non può che essere l’unico HUB con Spoke importanti come il San Carlo, con l’ aumento dei posti-letto  rispetto alle previsioni iniziali del piano.
La ciliegina  finale è rappresentata dall’aver inserito, in una discussione sull’Ospedale di Tinchi, anche l’ospedale di Venosa con la previsione, in aggiunta alle attività previste per quest’ultimo, di funzioni inerenti la riabilitazione cardiologica con posti-letto adeguati ed il potenziamento del centro dialisi presente.
Fatti concreti, dunque, che hanno permesso di esprimere un voto favorevole a difesa non solo del territorio rappresentato ma  di adeguare lo stesso a livelli di servizi sanitari  analogamente a quelli di altri territori , da sempre privilegiati. La convinzione di un dialogo aperto dove proposte possibili e fattibili, che vengono dalle richieste dei cittadini, possono e devono trovare risposte a fronte di battaglie costruite artatamente e che tendono soltanto a scaricare responsabilità, anche proprie, su altri che non solo colpe non ne hanno ma che addirittura all’epoca delle decisioni che hanno condizionato il futuro non erano né presenti né nelle condizioni di poter determinare tali cambiamenti.

Francesco Mollica consigliere regionale Mpa