“Ambulanze del 118 in ritardo”

11 luglio 2012 | 11:52
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“Ambulanze del 118 in ritardo”

L’ultimo in ordine di tempo è l’episodio accaduto domenica 8 luglio ad Avigliano. Una persona ha accusato un malore, il personale del 118, allertato immediatamente con una telefonata, è giunto con notevole ritardo in quanto l’ambulanza è arrivata da Genzano di Lucania. Almeno secondo quanto riferito dai presenti.

L’ambulanza arrivata ad Avigliano giungeva da Genzano di Lucania. Di norma arrivano quelle di Potenza. C’è poi un altro episodio di un mese fa circa verificatosi a Potenza, nel rione Parco Aurora. Solito malore, chiamano l’albulanza ma anche in questo caso l’attesa è piuttosto lunga. Il mezzo di soccorso questa volta arriva da Trivigno e non dal vicino ospedale San Carlo. Come è possibile?

Sul caso di Avigliano c’è una interrogazione scritta del consigliere regionale Rosa (Pdl), al presidente della Regione Baislicata, De Filippo. Noi abbiamo chiesto lumi al dirigente di Basilicata Soccorso, il dottor Libero Mileti, il quale ci ha fornito una spiegazione molto semplice. In pratica- dice il dottor Mileti- se le ambulanze di Potenza sono occupate è normale arrivino quelle più vicine. Può capitare e quindi i casi che lei mi rappresenta rientrano in queste circostanze.

Ma com’è possibile che si permetta tutto ciò a discapito della salute dei cittadini?
Le spiego subito una cosa. Gridare allo scandalo è facile. Creare leggende metropolitane pure. La realtà è che le chiamate al 118 sono aumentate, in questo periodo poi, ancor più. La gente ci chiama per un semplice svenimento, pensando che si tratti di altro, magari di un infarto. Per un semplice svenimento potrebbe intervenire il medico di base, ma chiamano noi. Del resto in quei momenti non spetta al cittadino comune fare una diagnosi. Quindi, come si può ben comprendere, capita che le ambulanze disponibili su un determinato territorio siano tutte occupate e che quindi si debba far ricorso a quelle più prossime all’area da cui arriva la chiamata di soccorso“.

Si ma l’attesa prolungata può mettere a repentaglio la vita del paziente?

Guardi che noi all’atto di intervenire valutiamo diversi fattori. E’ chiaro che se riscontriamo, già dalla telefonata di richiesta soccorso, che c’è una situazione grave mandiamo l’elicottero“.

E’ chiaro che c’è un problema di equipaggiamenti, ma forse le risorse non consentono di impiegare più mezzi e ovviamente personale. Ma allora, stando così le cose, si può rischiare di morire per scarsità di ambulanze?