Stazione unica appaltante, in Basilicata attendiamo ancora

26 giugno 2012 | 11:51
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Stazione unica appaltante, in Basilicata attendiamo ancora

Le regioni Calabria, Liguria e dai giorni scorsi anche le Marche sono fra le prime in Italia a mettersi in regola con quanto previsto dal decreto del Consiglio dei ministri 30 giugno 2011, in attuazione della legge 136/2010 (Piano straordinario contro le mafie). In Basilicata attendiamo ancora che solerti dirigenti e assessori partoriscano qualche idea! Nel settembre 2011 è stato depositato un progetto di legge, primo firmatario Navazio, insieme ai consiglieri Falotico e Mollica
riguardante la Istituzione della Stazione Unica Appaltante della Basilicata (SuaBas). Un progetto di legge offerto alla comunità lucana, richiamato nella discussione in sede di finanziaria 2012 e persino (a quanto ci riferiscono) condiviso dal Presidente De Filippo. Un progetto di legge che anticipava contenuti e modalità oggi ripresi, con enfasi, da quotidiani specializzati.
Con buona pace, se fosse stato preso in considerazione, degli effetti che poteva produrre, già dal 2012, in termini di risparmio economico, soprattutto nel campo della sanità ed in quello infrastrutturale. Per non parlare della eliminazione dei tanti centri appaltanti. Mi viene un sospetto ed anche un po’ di rabbia. Non è che la questione è circoscritta più che al contenuto al fatto che il progetto di legge è stato presentato da una parte della opposizione? Come si permette questo
consigliere? Nei mesi passati avevamo informato pubblicamente il Presidente De Filippo (e la sua maggioranza) che lo avremmo sfidato sui temi e sui
contenuti. Che non ci interessava una opposizione che controlla le virgole ma che poi si perde l’intero paragrafo. Si voleva e si vuole lavorare per il bene della comunità lucana. Troppe coincidenze autorizzano a sospettare. I nostri progetti di legge sono ignorati perché hanno un peccato originale nonostante le cose buone che si intravedono. Sono etichettabili come provenienti dalla minoranza e come tali devono attendere non solo i tempi necessari che il lungo
iter burocratico amministrativo impone, ma anche l’ostracismo della discussione. Salvo poi che qualche assessore decida di farne un copia e incolla. Nessuno vuole espropriare le competenze della giunta regionale, né sostituirsi a loro. Ma ammettano che qualche buona idea non gli è venuta in mente! Chiusi come sono tra cerchi magici, relazioni corte, anzi cortissime, stanno perdendo la visione del ruolo che la società lucana, purtroppo, ha loro affidato. Continueremo a proporre progetti di legge e, utilizzando le norme del regolamento consiliare, li richiameremo direttamente nell’assemblea. Sfidando, per ora, nei contenuti e nei tempi. Non nascondendo un sentimento di rabbia.

Alfonso Ernesto Navazio
Presidente di Io Amo la Lucania