Porcherie tossiche del polo industriale di Pisticci

13 giugno 2012 | 18:11
Share0
Porcherie tossiche del polo industriale di Pisticci

In riferimento all’articolo pubblicato in data 9/6/12 sul giornale d’inchiesta “Basilicata 24”, e della video inchiesta pubblicata sul quotidiano on line Basilicata24.it, entrambi a a firma del giornalista Andrea Spartaco, avente per Titolo “Sporchi Affari –Vito e Agostino lavoravano nel polo industriale di Pisticci Scalo: “Portavamo acidi e fanghi una volta alla pista Mattei, una volta nel fiume, altre li bruciavamo. Adesso arrivano rifiuti da tutta Italia e con un trucco prendono la residenza lucana” il Coordinamento cittadino del Pdl di Pisticci in una lettera aperta al sindaco Vito Di Trani, chiede di far chiarezza sulla vicenda. 

Illustre Sindaco, precisiamo innanzi tutto che non solo non siamo contrari alla reindustrializzazione della Valbasento ma ci auguriamo e ci attiveremo affinché le Aziende che vi operano vengano messe nelle migliori e più competitive condizioni produttive (dotazione di adeguate infrastrutture, adeguati costi energetici, ecc.); ciò al fine di avere la massima crescita delle imprese medesime e, conseguentemente, dei posti di lavoro. Tuttavia, qualsiasi processo di industrializzazione non può prescindere dal pieno rispetto dell’ambiente e della salute dei lavoratori e di tutti i cittadini che abitano il territorio circostante. I contenuti dell’articolo e del video in riferimento sono a dir poco sconcertanti. Vi è la descrizione di episodi che, seppure di dominio pubblico in base a “voci” circolanti sul territorio, e, si dice, anche oggetto di recente esposto alla Procura, raccontati da testimoni che si sono esposti direttamente, provocano un effetto devastante in chi legge e/o ascolta: primo perché sorge spontaneo collegare il tutto con alcuni casi di neoplasie che hanno riguardato nostri concittadini; secondo perché, se fosse vero il contenuto, è incredibile che chi sarebbe deputato al controllo lascia accadere tutto questo con colpevole disinvoltura.
Noi desideriamo sapere:
A) Se il Comune intende o meno approfondire il contenuto dei citati articolo e video in modo da verificare se quanto in essi riportato risponde o meno al vero; in caso affermativo, se intende verificare l’esistenza di ipotesi di reati e quale strada intende seguire a livello giudiziario;
B) Chi ha l’autorizzazione allo smaltimento dei rifiuti industriali e se questi può o meno smaltire rifiuti tossici provenienti da aree diverse dalla Basilicata; in caso affermativo (come purtroppo a noi risulta): quali sono gli atti autorizzativi; quali sono le quantità consentite e di che tipo; come viene effettuato il monitoraggio delle quantità e qualità in entrata;
C) Se gli impianti per lo smaltimento sono per tipo, dimensione e stato manutentivo idonei a smaltire la quantità e la qualità dei rifiuti in entrata;
D) Quali sono i vantaggi per la nostra collettività a fronte di una tale pericolosa attività che, peraltro, qualora fossero vere le notizie indicate nell’articolo, oltre a compromettere l’ecosistema della zona, rischia di arrecare anche gravissimi irreparabili danni al litorale a ridosso della foce del Basento;
E) Quali misure intende adottare per assicurare un imparziale monitoraggio dei rifiuti trattati e delle acque del fiume Basento, nonché in che modo intende divulgare i dati ai cittadini;
F) Se ed in che misura sono stati stanziati fondi per la bonifica del territorio, nonché se ed in che misura sono stati eventualmente utilizzati;

Michele Forte
Coordinatore della Sezione del PDL di Pisticci e Marconia