Pisus, una Caporetto trasformata in vittoria

30 giugno 2012 | 16:11
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Pisus, una Caporetto trasformata in vittoria

E’ normale che le informazioni di regime siano in grado di trasformare quella che è una secca bocciatura da parte del Comitato di Sorveglianza sull’utilizzo dei Fondi Europei, conosciuti come PO-FERS 2007/2013, in una schiacciante vittoria?

L’Asse V, comunemente detto fondi Pisus, a disposizione dei comuni capoluogo era composto da 40 milioni di Euro per Potenza e 34 per Matera.
Le linee di azione e le conseguenti schede dei progetti sono state approvate con delibera di Giunta Regionale  n° 731 del 24 a maggio 2011 per Matera ed in epoca simile i Pisus relativi a Potenza. Da allora non si è mossa foglia e quei 74 Meuro sono divenuti 32: di cui 29 per Potenza ed addirittura 13 per Matera.
Le risorse sopravvissute sono state confermate, salvo verifica bimestrale, per quei progetti che in qualche modo sono stati avviati. Delle 30 Schede-Progetti- approvate con la menzionata DGR relativa al Comune di Matera quali si sono salvate? E’ possibile essere trasparenti e dirlo pubblicamente o bisognerà accedere agli atti e muniti di pallottoliere procedere alla spunta? Sono risorse pubbliche! Altro che chiacchiere! I Pisus sono stati una Caporetto per i due comuni capoluogo. Potenza li ha visti decurtati per il 27,5% e Matera addirittura per una percentuale pari quasi al 62%. Questa è la reale situazione! Dai fondi europei si recuperano, poi, 3 milioni di euro dall’asse IV ma sono risorse riservate ai PIOT ed hanno altra destinazione di uso. Tutto il resto da dove viene? Sono 42 milioni di euro più altri 9 di premialità che provengono dal Fondo di Coesione e Sviluppo.

La Basilicata nel suo complesso, tra le Regioni meridionali, è virtuosa e le risorse disponibili le sa spendere e le spettano le premialità.
Il fondo di Coesione proviene dagli ex fondi FAS che a loro volta furono istituiti  all’atto di scioglimento della vecchia Cassa del Mezzogiorno. Sono fondi che gravano sul bilancio nazionale e noi già su quello europeo. Sono fondi che, qualora realmente pervegano, si sarebbero potuti spendere per altri interventi.
In conclusione di quale vittoria stiamo parlando? Il Fondo di coesione segue una progettualità, tempi di realizzo e di disponibilità tutti diversi rispetto ai Pisus che erano a preminente partecipazione europea ed anche le schede, sconosciute al momento, che sono finite nel cestino dovranno essere rimodellate per il nuovo tipo di finanziamento. In buona sostanza i fondi tolti sono una certezza, quello che potrebbe arrivare è da verificare in futuro.

Pio Abiusi Città Plurale- Matera