La longevità della maggioranza si fonda sulle emergenze

20 giugno 2012 | 13:17
Share0
La longevità della maggioranza si fonda sulle emergenze

Che strana maggioranza quella del Consiglio Regionale di Basilicata, in occasione del rinnovo dell’Ufficio di Presidenza si divide sul voto alla Vicepresidenza, con un tentativo maldestro e fallito di invadere il campo delle prerogative della minoranza. Un episodio già capitato l’anno scorso, che portò ad una frattura istituzionale tra il maggior gruppo e unico gruppo (aggiungo) dell’opposizione il Popolo delle Libertà e la maggioranza di centrosinistra. Questa volta gli 8 voti del Pdl hanno permesso al consigliere Sarra l’elezione quale Vicepresidente, mentre per il candidato Mollica dell’Mpa si registrano ben 7 voti – 4 in più rispetto alla composizione dell’intergruppo- cui sommare un voto di astensione. Quindi ben 5 consiglieri della maggioranza ufficiale rompono gli schemi a conferma di un malessere diffuso nel centrosinistra ma che emerge “spregevolmente” solo quando il voto è segreto. Quindi, dopo aver assistito a tutto ciò, sentire accusare il Pdl di inciucio con il Pd è offensivo. Questa volta oltre ad irritarmi, mi sono offeso, rimando l’accusa al mittente, perchè oltre ad essere mistificatoria, è l’esatto contrario di quello che è successo in questa brutta pagina del Consiglio Regionale. Chi ha cercato giochi di corridoio con la maggioranza è stato l’Mpa, partito che era nella coalizione di centrodestra, che ha in consiglio due rappresentanti eletti nel centrodestra e che però vota a favore del bilancio regionale assieme alla maggioranza. Il Pdl è opposizione, vota contro i provvedimenti politici della Maggioranza, è alternativo nei fatti e nella sostanza al centrosinistra lucano.
Ma la stranezza della maggioranza continua ad emergere nel prosieguo dei lavori e dopo la “spaccatura” istituzionale trova la sintesi sul bilancio Alsia, con la scusa di una falsa sensibilità versi i precari di questo carrozzone pubblico da ben sei anni in fase di commisariamento. L’appello furbesco della maggioranza ad approvare il bilancio preventivo per venire incontro ai lavoratori precari, dimostra ancora una volta che chi dovrebbe governare non è capace. Non abbiamo sentito in Commissione e in Consiglio nessuna parola sulle prospettive di rilancio dell’Alsia, su cosa deve fare questo ente pubblico in futuro, quelle che devono essere le sue funzioni per lo sviluppo dell’agricoltura e quali servizi reali da erogare agli agricoltori. Arrivano sempre con la scusa dell’emergenza, della problematica sociale per mascherare la mancanza di idee ed il fallimento della politica della filiera elettorale, già perché ricordiamo che i vertici sono sempre scelti con criteri di appartenenza politica. L’Alsia ne è l’ultimo emblema. Basta una lettura veloce ai numeri del bilancio per capire che questo ente è fallito. Infatti, nel 2011 si sono pagati oltre un milione e trecentomila euro di sanzioni e di imposte ICI, che hanno gravato su quel bilancio. Mentre il bilancio previsionale 2012 prevede che sugli oltre 21 milioni di entrate soltanto 4 sono destinati ai servizi per l’agricoltura, ma se si legge con attenzione si nota che questi 4 milioni (sui 21) si riducono a 2 milioni e 700 mila di investimenti effettivi sui servizi per l’agricoltura.
Tutto ciò non per colpa dei 49 precari, l’ente non è fallito certamente per i dipendenti, ma per una politica che ha abbandonato da anni il settore primario, è fallito perchè non c’è governace, non c’è un progetto strategico da parte del centrosinistra lucano. C’è solo la politica della filiera, del posto lottizzato e dello sperpero del danaro pubblico.
Il Pdl ha votato contro il Bilancio Alsia non perchè non abbia sensibilità verso i precari, ma perché non può essere complice della pessima gestione del governo De Filippo.

 Gianni Rosa,

Gianni Rosa, consigliere regionale Pdl