Istituti tecnici superiori e quei piani triennali mai attuati

13 giugno 2012 | 20:10
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Istituti tecnici superiori e quei piani triennali mai attuati

Investiamo sui giovani, eccellenze lucane, difesa della scuola pubblica, formazione continua, work experience, reddito ponte, start up, innovazione. Quante volte sentiamo questi lemmi o varianti similari nei comunicati stampa, nei discorsi, nelle dichiarazioni dei politici del centrosinistra?
Credo siano come quei tormentoni estivi che ascoltiamo nelle spiagge, “sono solo canzonette”. Poi invece guardiamo i fatti. Nel lontano 2008, in data 25/01/2008 parlo del Governo Prodi con Ministro all’Istruzione Giuseppe Fioroni, la Presidenza del Consiglio dei Ministri emana un decreto oggettivamente importante sul riordino dell’istruzione superiore. Tra i vari articoli e commi vi è la previsione di un innovativo intervento per la diffusione della cultura scientifica e tecnica nonché per la formazione di diplomati, sia giovani che adulti: gli Istituti Tecnici Superiori, un canale di istruzione di livello post-secondario parallelo ai percorsi accademici, rivolto ad un numero prefissato di diplomati delle scuole superiori, selezionati con graduatorie di merito. Obiettivo: l’integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro, il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese. Una ottima idea, che poi nella realizzazione è demandata per via della competenza esclusiva alle Regioni con l’attuazione di piani triennali.
In Basilicata come siamo messi? Nonostante l’ottimo Fioroni ci venga spesso, i suoi amici del Pd hanno visto bene di lasciare cadere nel vuoto questo decreto, non provvedendo in quattro anni ad approvare un minimo di pianificazione triennale. Forse gli ITS sono realmente un piccolo gioiello di vera e concreta formazione, prevedendo anche collaborazione tra scuole pubbliche, Università e soggetti privati dell’economia e delle professioni. Quindi non portano assistenzialismo o voti, per questo in Lucania non servono o quanto meno non fanno parte delle priorità di qualunque assessore alla formazione; compreso il democristiano Viti che Fioroni lo conosce bene.
Ho presentato un’interrogazione al Presidente De Filippo sollecitando l’attuazione dei Piani Triennali per permetterebbero di poter dar vita agli ITS anche in Basilicata, tra altro sono previsti contributi del Ministero dell’Istruzione. In una Regione dove si buttano milioni di euro per carrozzoni pubblici, dove vi è l’indotto dell’oro nero, c’è necessità di persone specializzate nei settori scientifici e tecnici, formate per poter poi concretamente entrare con competenza nel mercato del lavoro. O preferiscono ancora sperperare in Work Experience e Reddito Ponte che danno benefici solo alle società di formazione e nulla di concreto ai giovani partecipanti.
Presidente De Filippo, attui la normativa: mentre voi la state nei fatti sottovalutando, personalmente la reputo utile, forse troppo utile per la vostra mentalità di assistenzialisti pubblici. Non dimentichiamo, infine, che questa strada può essere la salvezza di tanti istituti tecnici presenti in realtà secondarie oggi in declino per mancanza di studenti.

Gianni Rosa, Pdl