Il Pdl lucano batte due colpi

18 giugno 2012 | 11:21
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Il Pdl lucano batte due colpi

Sembrerà strano, ma una coppola fa ancora tanto. Anche se non vale niente. Per coppola si intende un incarico, riconoscimento, una “postazione” che il politico, o il partito, affida a scalpitanti aspiranti alla coppola.

E’ una maniera per tenere assieme un gruppo, facendolo sentire importante.

I partiti sono maestri in questo genere di pratica. Da ultimo ci ha pensato il Pdl lucano, lato Potenza, che, con squillar di trombe e annunci roboanti, ha ufficializzato la costituzione dei “tavoli di studio”, laboratori del territorio, sensori dei problemi, viatico per la proposta politica che risolverà i problemi.

Qualche anno fa fece qualcosa di simile, e qualche anno prima pure, e ancora ancora, salendo nel tempo, ha sempre fatto qualcosa del genere. Un classico, insomma. Peccato che mai nessun tavolo, o dipartimento abbia partorito qualcosa che poi abbia travalicato le mura del cosiddetto “laboratorio”.

Viceconte, Taddei, Latronico e compagnia cantante lo sanno bene, non che i tavoli non servano a niente, ma che nessuno farà niente, e se qualcuno si agiterà all’inizio, presto finirà col pensare alle prossime elezioni e nulla più. Nel frattempo hanno distribuito un incarico, e gli aspiranti politici ringraziano e portano a casa il loro bel risultato.

Viceconte e Rosa polemizzano a distanza. Viceconte afferma che la linea del partito la decide lui. E sarebbe anche una buona cosa se solo la decidesse. Da anni non so quale sia. La saprà almeno lui? E’ legittimo rimanere perplessi. Se esiste una strategia ufficiale è quella del “pochi ma grassi”, se ce ne sono altre rimangono patrimonio segreto di pochissimi uomini.

Rosa scalpita. Del Rosa in An, ricordo strategie dure, del tipo “o con me o contro di me”, non so se continui in questo andazzo, ma in caso positivo bisogna ammettere che evidentemente questa tattica paga.

Taddei ha proposto una legge. Anche in questo caso l’annuncio è stato dato in pompa magna e con la benedizione di Viceconte. Un risultato invero apprezzabile assai: non so quanti anni a Roma per una proposta di legge, che, poi, significa niente, perché le leggi, ormai, le fanno i governi e non il parlamento. Di questo passo dovremo tenercelo parlamentare per un’altra vita per sentirgliene fare un’altra, chissà.

Il Pdl lucano, altrimenti chiamato il partito passerotto, quello, cioè, capace di soddisfarsi con le briciole dei banchetti del centro sinistra, insomma, ha battuto un paio di colpi. Ma è tutto normale, era solo un colpo di sole dovuto ai primi caldi. Presto tornerà il torpore.