“Il lago del Pertusillo è sempre più inquinato”

13 giugno 2012 | 11:34
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“Il lago del Pertusillo è sempre più inquinato”

Una nuova analisi delle acque del Pertusillo, realizzata dalle associazioni Ehpa ed Oipa, ha documentato che l’inquinamento (soprattutto microbiologico) dell’invaso si è ulteriormente aggravato
Le associazioni Ehpa e Oipa, a seguito di nuove analisi effettuate su campioni d’acqua prelevati a fine maggio 2012, hanno presentato un nuovo esposto denuncia sul grave inquinamento che affligge il lago del Pertusillo.

L’analisi, realizzata grazie al contributo economico dell’EHPA, dell’OIPA e della OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista), è stata effettuata su un campione di acqua prelevato il 28 maggio 2012 dal Tenente G. di Bello (EHPA) e da Roberto Tedesco (Oipa) nei pressi della località Madonna Grumentina.
Ciò è avvenuto a seguito della moria di pesci del maggio 2012, verificatasi per il terzo anno consecutivo nel Lago Pertusillo, che fornisce acqua ad uso umano e il cui grave stato di inquinamento, anche per eutrofizzazione, è stato confermato da ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità, il punto di campionamento tuttavia è stato effettuato in un luogo distante dalla zona dove si è verificata la moria di pesci proprio per avere un idea dello stato generale delle acque dell’invaso destinato ad uso umano.
Nel campione analizzato è stata riscontrata un’altissima concentrazione di batteri fecali (1.170 UFC/100 ml), tipici degli scarichi fognari, di gran lunga superiore a quelle misurate nelle analisi del 2010 (38 UFC/100 ml) ) e del 2011 (126 UFC/100 ml  ). Preoccupante è l’inquinamento chimico che, se da una parte mostra una forte riduzione rispetto alle analisi precedenti di metalli come l’alluminio, il ferro e il manganese, vede sempre la presenza di idrocarburi (97 microgr./l) e bario (28 microgr./l; un metallo usato nei fanghi di perforazione petrolifera), e soprattutto la presenza in concentrazioni superiori ai limiti di legge degli Alifatici Clorurati Cancerogeni come il Diclorometano (22 microgr./l; limite di legge = 20 microgr./l).
La scarsa presenza di Alluminio (<1 microgr./l) e Ferro (<1 microgr./l) nel campione d’acqua esaminato, a fronte delle concentrazioni elevatissime presenti nel campione prelevato nel maggio 2011 nella stessa area del lago (Alluminio=5.308 microgr./l; Ferro= 5.720 microgr./l), indica, come già dimostrato dallo studio dei sedimenti, che l’apporto di tali metalli al lago è dovuto a scarichi nel F. Agri, e non invece alla natura del substrato del lago, come da qualcuno ipotizzato: in questo caso, infatti, ci si aspetterebbe una distribuzione areale e temporale di questi metalli nel lago più omogenea, essendo la natura del substrato un carattere generale dell’invaso.
Quanto suddetto è verosimilmente imputabile al malfunzionamento dei depuratori della Val d’Agri, peraltro già documentato da video realizzati dalle associazioni Ehpa e Oipa, e alle attività industriali dell’area.