Fiducia nella magistratura? No, grazie

5 giugno 2012 | 12:09
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Fiducia nella magistratura? No, grazie

La famosa frase “avere fiducia nella magistratura” non è universalmente valida. Non se vivi in Basilicata e magari denunci che un lago è inquinato

E’ da un po’ di tempo che mi occupo di storie giudiziarie, a mio avviso, al limite del paradossale. Indagati, senza reato, o reati senza indagati. Procedure applicate a piacimento. Codici e leggi usate ad personam. O peggio ancora assassini lasciati liberi d’uccidere una seconda, terza volta. In Basilicata, più che altrove, potrebbe capitare che se commetti un reato la passi liscia, se stai dalla parte della giustizia ti fanno vedere i sorci verdi. E’ il caso di Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali lucani, e di Giuseppe Di Bello, tenente della Polizia Provinciale. Domani, mercoledì 6 giugno, entrambi sono attesi dinanzi al gup di Potenza che, rinvii permettendo, dovrà decidere se mandarli a processo o no. Rei di aver rivelato, analisi alla mano, la presenza di inquinamento nel Lago del Pertusillo. Se i due finiranno alla sbarra si dovranno difendere per aver denunciato che l’invaso valdagrino è inquinato. Paradossale se si tiene conto del fatto che, intanto che le indagini hanno fatto il loro corso, nel lago si sono verificate diverse e consistenti morìe di pesci, sono emerse ( da un’inchiesta di Basilicata24) presunte pressioni della Regione Basilicata sull’Istituto superiore di Sanità che stava svolgendo analisi dell’invaso affinchè l’istituto romano “soprassedesse”. A tutto ciò va aggiunta l’ammissione dell’Arpab che il lago oltre ad essere eutrofizzato presenta tracce di irdocarburi. Ma intanto Bolognetti e Di Bello domani vanno in tribunale. Nonostante tutto.

E allora mi chiedo, ancora una volta, perchè dovrei avere fiducia in una magistratura che invece di indagare sull’inquinamento del Pertusillo, indaga due persone che denunciano l’inquinamento di un invaso la cui acqua serve per uso umano oltre che la Basilicata anche la Puglia? Io in questa magistratura, non posso avere fiducia. Non posso, se mi viene il dubbio che certi magistrati o non si leggono le carte, o non hanno mai letto, in vita loro, un libro di Diritto. E soprattutto non posso avere fiducia in una magistratura/giustizia che perseguita chi ha denunciato fatti certificati e provati.

Per concludere, e perchè non mi si tacci d’essere eversiva o peggio ancora berlusconiana: di magistrati che fanno bene il loro lavoro per fortuna è piena l’Italia. Così come è piena la storia di magistrati che c’hanno rimesso la vita per amore della verità e della giustizia. Ma questa è un’altra storia.