Emergenza fiume Ofanto a MelfiA rischio rottura la condotta

15 giugno 2012 | 21:37
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Emergenza fiume Ofanto a MelfiA rischio rottura la condotta

Salvaguardare presto la funzionalità del sistema idrico.  Nella lettera l’assessore Amati spiega che si tratta di una grave situazione di dissesto idrogeologico di un versante in agro di Melfi, ai piedi del quale scorre il fiume Ofanto e che la frana sta interessando infrastrutture primarie di pubblica utilità: la strada statale 401 dell’Alto Ofanto e del Vulture e la linea Ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant’Antonio, e un tronco dell’Acquedotto Pugliese dell’Ofanto, destinato a servire il fabbisogno potabile e di prima necessità di gran parte della comunità pugliese. Amati ricorda che dal 2009 sono stati convocati tavoli tecnici nel corso dei quali è più volte emersa la veloce e pericolosa evoluzione del fenomeno. Tecnici di Acquedotto pugliese e del Politecnico di Bari hanno elaborato ipotesi progettuali di sistemazione provvisoria e definitiva de tronco di acquedotto coinvolto nel dissesto e di realizzazione di un sistema di drenaggio superficiale e profondo dell’area di frana. Nell’ambito delle riunioni tecniche si è concordato di sviluppare, con oneri a carico dell’Aqp, l’ipotesi di sistemazione provvisoria della condotta per salvaguardare, in tempi brevi, la funzionalità del sistema idrico dell’Acquedotto Pugliese finchè non giungano interventi più risolutivi che prevedono la sistemazione idrogeologica del fenomeno franoso attraverso la delocalizzazione definitiva del tronco, il cui primo stralcio ad oggi risulta già inserito nell’Accordo di Programma sottoscritto nel dicembre 2010 tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Basilicata ed autorizzato per una spesa di 400.000 euro. Ma i tempi per queste opere sono lunghi mentre, vista la situazione di emergenza, l’Acquedotto Pugliese ha elaborato, a sua cura e spese, un progetto esecutivo che prevede la realizzazione di un by-pass provvisorio dell’Acquedotto dell’Ofanto, consistente in una variante provvisoria in sito (a monte cioè della strada statale e della ferrovia), di importo pari a 2,7 milioni di euro la cui spesa è già stata autorizzata dall’Autorità Idrica Pugliese (ex Ato Puglia) nel Programma Operativo Triennale 2010-2012. Si tratta di un progetto rispetto al quale Acquedotto pugliese ha recepito una serie di pareri e nulla osta previsti dalla normativa ma sta incontrando una serie di complessità procedurali che stanno rallentando l’iter di realizzazione delle opere. (Fonte Adnkronos)