“De Filippo ha omesso di dire al Dalai Lama che è presidente di una regione groviera”

26 giugno 2012 | 12:57
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“De Filippo ha omesso di dire al Dalai Lama che è presidente di una regione groviera”

Gentile Direttore, ieri come tanti lucani sono stata a Scanzano Jonico per l’udienza pubblica del Dalai Lama, affascinata dall’idea di incontrare un personaggio tanto amato e chiacchierato (soldi dalla CIA per contrastare la dittatura cinese in Tibet?) e che è stato ricevuto dai personaggi più potenti della Terra
Organizzazione stradale del Comune di Scanzano e spazi a disposizione per il parcheggio: 10. Organizzazione dell’evento: 0
Andando dal palco al centro della piazza eravamo disposti così: palco centrale, sotto al palco gli ‘eletti’ transennati, al di qua delle transenne e di fronte al palco centrale di cui ne impediva gran parte della visione un piccolo palchetto per giornalisti e fotografi, al di qua ancora del palchetto…il resto della popolazione.
Sul palco oltre a Pannella (che c’azzeccava?), la Premio Nobel per la Pace (1976) Betty Williams e accanto al Dalai Lama le autorità locali, civili e 
religiose.
Dopo un discorso di convenienza della famosa attivista irlandese, ha preso la parola il Presidente della Regione Basilicata che è stato sonoramente e 
unanimamente fischiato, il quale dopo aver dato alle 10,30 la notizia (ma in molti già lo sapevamo perchè muniti dei più moderni cellulari) dell’uccisione di un altro nostro povero militare in Afghanistan e dopo aver parlato di nobili sentimenti ha omesso di dire che lui appartiene ad un partito politico che ha votato sempre per le missioni in Afghanistan, che lui è Presidente di una Regione ridotta a groviera da fameliche compagnie petrolifere che stanno devastando uno dei territori italiani più ricchi di vegetazione e che stanno lasciando in eredità ai nostri figli e ai nostri nipoti morte e devastazione, ma tanto tutto questo fra 50 anni non interesserà più a nessuno perchè la giustizia riuscirà difficilmente a stabilire il nesso fra  causa ( incontrollate estrazioni petrolifere) ed effetto (tumori solidi e non) e ad incriminare i colpevoli e se anche il colpevole fosse riconosciuto nell’ente Regione Basilicata magari per omesso controllo sull’attività di estrazione petrolifera saremo sempre noi cittadini a pagare di tasca nostra. Perchè non facciamo della intera Basilicata la Regione della Pace? Perchè non imponiamo alle compagnie petrolifere che operano in Lucania di piantare tanti alberi quanti barili di petrolio estraggono all’anno? Perchè non facciamo in modo che sia un Ente 
terzo, indipendente a sorvegliare e a monitorare l’attività di estrazione delle compagnie petrolifere?
Facciamo in modo che i nostri bimbi un giorno potranno continuare a vivere in un ambiente salubre e a correre su terreni incontaminati!
Ah dimenticavo: il Dalai Lama mi ha dato l’idea di essere solo un fatto di business, spiritualità zero: sul palco firmava dei libri, presumo scritti da 
lui.
Un elogio particolare va al rappresentate religioso ( non so chi fosse, ma dai paramenti che indossava penso fosse un vescovo cattolico): se ne è stato in silenzio ad ascoltare tutti gli altri senza proferir parola, a volte anche il silenzio è segno di intelligenza.

Lettera non firmata.

Cara lettrice, o lettore, apprezzo il fatto che mi abbia scritto per condividere la sua riflessione sulla visita del Dalai Lama in Basilicata. Avrei apprezzato di più che in calce alla sua lettera ci fosse nome e congnome. Nel caso contrario il suo resta solo uno sfogo, tra i tanti, di un lucano, o una lucana, che se la prende col centrosinistra che “ha permesso di trivellare la Basilicata”, che se la prende con le compagnie petrolifere che ci stanno avvelenando. E’ proprio il coraggio di uscire dall’anonimato che può rappresentare il primo passo verso una Basilicata libera da gioghi e bisogni che la strozzano ogni giorno di più. Una Basilicata in cui i bimbi possano continuare a vivere in un ambiente salubre e incontaminato. E’ la mancanza di coraggio che ci rende schiavi. Penso che su questo il Dalai Lama sarebbe d’accordo con me.

Cordialmente

Giusi Cavallo