Cgil, Cisl e Uil si mobilitano contro il Governo

25 giugno 2012 | 16:31
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Cgil, Cisl e Uil si mobilitano contro il Governo

“Non dimentichiamo che in Basilicata la Pubblica amministrazione è la prima industria, quindi i tagli andrebbero ad impoverire ulteriormente l’economia lucana”

Domani 26 giugno parte la mobilitazione di Cgil Cisl Uil nel pubblico impiego che si ferma per due ore contro le manovre del Governo. “La mobilitazione – si legge in una nota congiunta dei sindacati – si è resa necessaria a seguito della mancata convocazione chiesta al Presidente Monti. In questi anni i lavoratori pubblici più di tutti gli altri sono stati colpiti dalle manovre pesantissime dei governi che si sono succeduti di volta in volta.
In Basilicata e in provincia di Matera abbiamo già oggi una situazione difficile ci sono sempre meno dipendenti pubblici specie negli enti locali e nelle funzioni centrali, anche senza i licenziamenti auspicati dal ministro Fornero. I tagli dei finanziamenti da parte dello Stato alla Regione e ai Comuni hanno messo in difficoltà i servizi ai cittadini proprio nel momento peggiore della crisi, nel momento in cui investe maggiormente le famiglie, con tagli pesanti che stanno creando grossi disagi nei servizi offerti ai cittadini. Ad iniziare proprio dall’assistenza domiciliare e dalla sanità. Alcuni comuni, inoltre, che già adesso pagano in ritardo lo stipendio ai propri dipendenti rischiano di trovarsi in seria difficoltà.
Infine, non dimentichiamoci che in Basilicata buona parte dei nuclei familiari sono monoreddito e che la Pubblica amministrazione è la prima industria in questa regione, quindi un ulteriore taglio agli stipendi dei lavoratori pubblici e il blocco delle tredicesime come è nelle idee di questo Governo si tradurrebbe immediatamente in un ulteriore impoverimento della economia della Basilicata.
In nome della razionalizzazione della spesa ci saremmo aspettati ben altri provvedimenti come ad es. la riduzione delle consulenze o la riduzione del numero degli alti dirigenti pubblici. Non di certo ad esempio la riduzione delle Agenzie Fiscali ed il loro accorpamento. erno. Ci spiace prendere atto che ancora una volta si preferisce il facile impatto mediatico contro i dipendenti pubblici piuttosto che aprire un confronto vero e proprio sul modello di organizzazione migliore per mettere sul serio la Pubblica Amministrazione al servizio dei cittadini. Si preferisce, in buona sostanza, fare subito cassa invece che ammodernare la pubblica amministrazione”.