Bocciato l’obbligo di accorpamento degli istituti sotto i mille alunni

7 giugno 2012 | 20:43
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Bocciato l’obbligo di accorpamento degli istituti sotto i mille alunni

La Consulta boccia le norma che impongono l’obbligo di accorpare gli istituti scolastici sotto i mille alunni. In particolare – con la sentenza 147 – la Corte Costituzionale ha dichiarato «l’illegittimità costituzionale» l’articolo 19, comma 4 della dalla legge n. 111 del 2011, la manovra economica varata dal governo Berlusconi a luglio dello scorso anno, accogliendo in parte i ricorsi presentati, in diversi momenti, dalle Regioni Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Umbria, Puglia, Basilicata e Sicilia. La Corte Costituzionale ricorda che «l’aggregazione negli istituti comprensivi, unitamente alla fissazione della soglia rigida di mille alunni, conduce al risultato di ridurre le strutture amministrative scolastiche e il personale operante all’interno delle medesime, con evidenti obiettivi di risparmio; ma, in tal modo, essa si risolve in un intervento di dettaglio, da parte dello Stato, in una sfera che, viceversa, deve rimanere affidata alla competenza regionale». La Consulta, rifacendosi ad una sentenza del 2009, fa notare che «il dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche è ambito che deve ritenersi di spettanza regionale». Dunque, «trattandosi di ambito di competenza concorrente – annota ancora – allo Stato spetta soltanto di determinare i principi fondamentali, e la norma in questione non può esserne espressione».(Fonte Adnkronos)