“Alla Regione deve esserci qualche nostalgico di Mao Tse Tung”

5 giugno 2012 | 18:53
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“Alla Regione deve esserci qualche nostalgico di Mao Tse Tung”

Nei Palazzi regionali di via Anzio a Potenza deve esserci ancora qualche nostalgico seguace di Mao Tse Tung, che cerca di applicare la sua proverbiale massima “grande è la confusione sotto il cielo: la situazione è eccellente”.
Purtroppo, però, non viviamo nella Cina maoista ma in Basilicata e la confusione “istituzionale” non solo concorre ad alimentare la sfiducia verso la credibilità della politica e dei suoi livelli rappresentativi di governo, soprattutto quando la mano destra ignora o fa finta di ignorare cosa fa la mano sinistra, ma inficia l’operatività dei nuovi modelli di governance, ancora in fase di rodaggio, rischiando di stroncare sul nascere le appena costituite Aree Programma.
E’ emblematica della confusione che regna sovrana in via Anzio l’ultima trovata della Giunta Regionale, che ha annunciato un progetto di riforma dell’assetto e dell’ambito di attività dei Consorzi di bonifica, che prevede non solo la fusione degli attuali tre consorzi in un unico soggetto ma l’ampliamento di funzioni del nuovo Consorzio, a cui attribuire anche la delega alla  forestazione.
Tale proposito svuota di significato l’istituzione delle Aree Programma, che, pur in un ambito d’incertezza normativa regionale, stanno decollando ed hanno trovato proprio nella gestione della delega alla forestazione il fondamentale terreno sul quale sperimentare concretamente l’azione nel territorio e rendersi riconoscibili ai cittadini, dopo la soppressione delle Comunità Montane.
Il paventato esproprio della delega alla  forestazione vanificherebbe il faticoso lavoro di concertazione istituzionale sviluppato negli ultimi anni con i Comuni e la Presidenza della Giunta Regionale, in particolare con il Dipartimento delle Autonomie Locali, che ha determinato il varo delle Aree Programma e ricreerebbe un clima di incertezza per il futuro dei circa 4000 braccianti agricoli forestali lucani, che già vivono una condizione di precarietà.
Mi auguro che la Giunta regionale desista dal confuso e deleterio proposito di affidare ad un nuovo carrozzone la gestione della forestazione e valorizzi sempre più il ruolo delle Aree Programma, quale fondamentale luogo di implementazione di politiche consortili ed associate, inscindibilmente legate al territorio ed alle attività dei Comuni che le compongono. Contestualmente, auspico che anche le organizzazioni sindacali facciano sentire la loro voce per scongiurare l’attuazione del “fantasioso” progetto regionale sulla forestazione.

Michele Petruzzi Presidente Uncem