Al “Capriccio club” prima il cibo e poi il sesso

18 giugno 2012 | 14:02
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Al “Capriccio club” prima il cibo e poi il sesso

Al momento dell’irruzione dei militari il locale era pieno di “avventori”. In località Pantano ristorantino con annesse alcove e ragazze extracomunitarie sfruttate

Momenti di panico, nella tarda serata di domenica sera, tra i clienti di quello che i carabinieri hanno definito un vero e proprio bordello. Un locale in contrada Pantano di Pignola, gestito da un 62enne di Abriola, con annesso ristorantino, “Il capriccio club”.

Nello specifico, i carabinieri della stazione di Pignola, a seguito di numerose segnalazioni da parte della popolazione circa un sospetto ed incessante “via vai” di autovetture in localita’ Petrucco, nei pressi di contrada Pantano, in corrispondenza di un locale piuttosto ambiguo e ben riparato da occhi indiscreti, ponevano in essere una serie di mirati controlli. Il sospetto andirivieni di autovetture in quella localita’ andava a coincidere con una serie di annunci pubblicati su alcuni giornali, postati da una ragazza di nazionalita’ sudamericana che prometteva, con toni ammiccanti, “incontri riservati”. Grazie ad una serie di controlli i indagini di Pignola si sono trovati di fronte ad una storia di sfruttamento. All’interno di un fabbricato abusivo, la ragazza sudamericana era costretta a prostituirsi per conto di un cittadino italiano. L’uomo all’interno del fabbricato aveva avviato anche un ristorante, il “capriccio club”, in assenza di tutte le previste autorizzazioni sanitarie e di polizia. Praticamente aveva creato dal nulla un nigth club, ove far prostituire alcune cittadine extra-comunitarie.
Il blitz è scattato nella tarda serata di domenica, nell’orario di massima affluenza. Il controllo ha consentito di scoprire come lo stesso avesse predisposto delle “alcove” al piano superiore dell’immobile, in modo tale che gli avventori, prima si intrattenevano nel locale e poi usufruivano dei servizi al piano di sopra, dotato tra l’altro, di tutte le precauzioni e i confort per sfruttare la ragazza.
Il cittadino italiano provvedeva ad “aprire” e “chiudere” il locale come se fosse un regolare esercizio pubblico.
Alla luce di questo quadro probatorio sono scattate le manette nei confronti del soggetto che, tra l’altro, ha precedenti penali simili. Oltre all’arresto si e’ anche proceduto al sequestro dell’immobile, alla luce di quanto disposto dalle misure introdotte nel decreto antiprostituzione del “pacchetto sicurezza 2010”.
Attualmente l’uomo si trova nel carcere di potenza a disposizione della autorita’ giudiziaria.