A Matera il Museo della follia

23 giugno 2012 | 12:59
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A Matera il Museo della follia

Dal 18 agosto al 30 settembre il Convincinio di S. Antonio a Matera ospiterà il Museo della Follia. Un museo itinerante, pensato dalla Fondazione Sgarbi che ne ha affidato la realizzazione all’artista Cesare Inzerillo, ex palermitano e già autore del Museo della Mafia a Salemi che tanto ha fatto chiacchierare la Sicilia.

Il Museo che riprodurrà il percorso della pazzia, sviluppando la tematica degli ex manicomi, si articolerà in quattro sale: la sala ‘Tutti i Santi’ che conterrà le sculture di Cesare Inzerillo. In scala reale l’artista costituirà una sorta di stanza dove confluiranno pazienti, dottori e infermieri distinguibili solo dai dettagli dell’abbigliamento, ridotti a puri zombi nella stenuante lotta tra sofferenza e morte; la sala de ‘La griglia’ dove diverse tipologie artistiche quali fotografie, dipinti e neon, riprodurranno i ritratti di 90 pazienti scelti tra le diverse cartelle cliniche negli ex manicomi d’Italia. Le opere daranno vita appunto ad una griglia di oltre 12 metri costituita da un neon luminoso che seguendo il contorno di ciascun ritratto, tenterà di dare voce ai pensieri di ciascun individuo; la sala dei ‘Ricordi’ sarà invece colma di oggetti abbandonati: decine e decine di teche conterranno libri di letteratura in lingua originale che hanno trattato il tema della follia nel corso dei secoli, farmaci ritrovati nei manicomi, effetti personali dei pazienti, giocattoli e disegni dal passato inquietante; l’ultima sala sarà dedicata a ‘Franco Basaglia’. All’interno di questo spazio verrà proiettato un video “X-day” dove il professor Basaglia parla della futura legge 180. Inoltre, grazie al contributo del senatore Francesco Marini sarà proiettato un altro video-denuncia sugli ospedali psichiatrici italiani.

Lo spazio espositivo così definito si arricchirà inoltre, di mostre temporanee tese a valorizzare la creatività locale. Tra gli artisti presenti parteciperà il materano Mimmo Centonze, attivo da quasi vent’anni nel mondo dell’arte, e reduce di una personale ospitata al Palazzo delle Esposizioni di Roma.

In attesa di poter visionare il progetto della Fondazione Sgarbi che peraltro è stato già presentato in anteprima al Padiglione Italia della Biennale d’arte 2011 di cui Sgarbi è il curatore, da una prima lettura delle opere e del percorso possiamo tuttavia affermare che l’idea manca di originalità poichè sembrerebbe una stanca riproduzione del Museo Laboratorio della Mente, realizzato nel 2000 a Roma.

A parte questo avere un evento culturale che inserirà la cittadina lucana tra le diverse città europee e italiane non può che farci piacere.

L’iniziativa – ha affermato il sindaco di Matera, Salvatore Adduce – si sposa bene con la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura 2019. La mostra sarà anche il momento ideale per ricordare che la nostra città non è stata solo laboratorio internazionale di urbanistica nel Dopoguerra, ma anche, fra gli  anni ’70 e ’80 del secolo scorso, uno straordinario esempio di modernizzazione sociale nell’ambito della psichiatria. Matera è stata fra le prime in Italia a seguire le innovazioni indicate da Franco Basaglia nonchè uno dei luoghi in cui il movimento di Psichiatria democratica ha trovato terreno fertile per sviluppare e sperimentare concretamente l’integrazione sociale dopo la chiusura dei manicomi”.