Scossa nella notte in Emilia

20 maggio 2012 | 10:02
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Scossa nella notte in Emilia

E’ di quattro morti il bilancio – ancora provvisorio – della forte scossa di terremoto avvertita all’alba in tutto il Nord Italia. Le vittime in Emilia-Romagna, dove si è registrato l’epicentro del sisma di magnitudo sei. Si cerca un disperso nel crollo di una fonderia nel ferrarese, una delle zone più colpite. Ingenti danni anche in provincia di Modena e nel Mantovano. Molti i crolli. Edifici evacuati per le verifiche di agibilita’.

LA SCOSSA – La scossa e’ stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 4.04, seguita da due repliche di intensita’ minore: una di 3.3 alle 5.35 e un’altra di 2.9 alle 5.44. L’epicentro nella pianura padana emiliana, ipocentro a una decina di chilometri di profondita’, sempre nella stessa zona, in provincia di Modena.

LE VITTIME – Le vittime sono due operai italiani che lavoravano al reparto monocottura della Sant’Agostino Ceramiche, dove e’ crollato il tetto della fabbrica. “Mi sembra di vivere un incubo”, racconta Vittorio Battagia, rappresentante sindacale della fabbrica. Le vittime, Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni, avrebbero terminato il loro turno di lavoro alle 6. E’ invece un operaio marocchino di 29 anni la vittima del terremoto a Ponte Rodoni, località di Bondeno. Lavorava alla Ursa, azienda di polistirolo espanso, e il suo turno sarebbe terminato alle 5. L’uomo è stato colpito in testa da una trave. Una donna di 37 anni e’ morta invece a Sant’Alberto di San Pietro in Casale, nel Bolognese, probabilmente a causa di un malore provocato dallo spavento. Sarebbero una cinquantina i feriti, secondo un bilancio provvisorio.

I DANNI – Sono soprattutto i beni architettonici di Finale Emilia ad aver pagato il prezzo della forte scossa. E’ venuta parzialmente giù la torre dell’ Orologio, sede del Municipio, il mastio della Rocca cittadina, il campanile del cimitero monumentale, praticamente raso al suolo, la Torre dei Modenesi, di cui è rimasta in piedi solo una facciata. Macerie sono un po’ ovunque nelle strade di Finale, per caduta comignoli e tegole. Ci sono difficoltà nelle telecomunicazioni, ma il paese è tranquillo ed è presidiato dalle forze dell’ordine, che hanno steso cavi biancorossi le zone vietate all’accesso o quelle pericolose. Anche l’ospedale di Finale è stato evacuato. Tre i feriti accertati, non gravi: due nel palazzo dei Veneziani e una bimba estratta con ferita lievi dalle macerie nella frazione Obici.

(Ansa)