Oleodotto, l’ipotesi di sabotaggio non convince

11 maggio 2012 | 18:05
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Oleodotto, l’ipotesi di sabotaggio non convince

“Qualcuno prova a tirare in ballo gli ambientalisti. E la cosa comincia a diventare preoccupante”Sì, adesso è tutto chiaro: l’oleodotto è stato sabotato dagli ambientalisti; i pesci del Pertusillo sono stati avvelenati dalla Spectre; i fanghi di Corleto li ha interrati una organizzazione terroristica e tutti gli incidenti verificatisi negli ultimi 20 anni vanno imputati al fantasma di Carmine Crocco. Con il dovuto rispetto, e in attesa di ulteriori elementi, dico ai signori dell’Eni che l’ipotesi di un sabotaggio dell’oleodotto Viggiano-Taranto, perpetrato da fantomatici ecoterroristi, non convince. E’ la terza volta nel giro di poche settimane che qualcuno prova a tirare in ballo gli ambientalisti e la cosa comincia a diventare preoccupante, quasi l’inizio di una strategia tesa a distogliere l’attenzione dagli effetti collaterali prodotti dalle attività estrattive. Gli unici ecoterroristi che conosco sono quelli che hanno consentito l’avvio di attività estrattive in aree ad altissimo rischio idrogeologico. Incidente o sabotaggio che sia, torniamo a chiedere all’Eni come mai il luogo in cui si è verificato lo sversamento non fosse video sorvegliato.

Maurizio Bolognetti, segretario Radicali lucani