Le mafie hanno bruciato il 16% del Pil

13 maggio 2012 | 18:02
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Le mafie hanno bruciato il 16% del Pil

Dagli anni ’70 ad oggi l’affermazione della criminalità organizzata in Puglia e Basilicata ha avuto un pesante influsso sulla crescita economica delle due regioni, con un danno – in termini di prodotto interno lordo – che dal 1991 al 2007 è stato superiore al 16%. È il risultato di un’analisi condotta da un’economista di Bankitalia, Paolo Pinotti, e proposta in uno dei  Temi di discussione diffusi da Palazzo Koch. Nell’analisi si evidenzia come da una situazione di crescita superiore alla media italiana negli anni Sessanta, Puglia e Basilicata abbiano sperimentato un degrado sempre maggiore della situazione economica in parallelo con l’affermazione di alcune forme di criminalità organizzata. Lo studio – che mostra anche una correlazione fra ritardo economico e numero di omicidi – evidenzia che nel periodo 1971-75 il ritardo di sviluppo è costato alle due regioni lo 0,6% del Pil. Il gap si aggrava nei decenni successivi e diventa del 7,2% fra il ’76 e l’80, del 15,0% negli anni Ottanta, fino al massimo del 16,6% negli anni Novanta, per poi scendere leggermente al 16,2% nel periodo 2001-2007. L’effetto di questo ritardo economico – conclude l’analisi di Bankitalia – «è dovuto principalmente alla sostituzione di investimenti privati con capitale pubblico a minore produttività». (Adnkronos)