“L’Alsia è alla paralisi amministrativa”

14 maggio 2012 | 11:51
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“L’Alsia è alla paralisi amministrativa”

Dopo la nostra espressione di solidarietà ai 48 lavoratori a tempo determinato dell’Alsia per la loro situazione di disagio (non viene loro rinnovato il contratto, scaduto a marzo, perché l’Agenzia da gennaio è senza Commissario che lo possa firmare!), l’Assessore all’Agricoltura in un comunicato del 27/4/2012 dichiarava il “massimo interesse per i precari dell’Alsia”. Affermava inoltre che il lavoro dei precari è “un utile supporto alle attività di divulgazione agricola” dell’Agenzia, che la nomina del commissario è “all’esame della Giunta” e che “è imprescindibile affrontare la questione del riordino del comparto agricolo”.

Queste affermazioni potrebbero anche essere interpretate positivamente da qualche lettore poco informato, ma dimostrano invece tutta l’ipocrisia della Regione a chi vive dall’interno questa vicenda divenuta insostenibile già da tempo.

Appare chiaro, infatti, che si fanno dichiarazioni e si prendono degli impegni solo quando qualcuno manifesta sotto il Palazzo, e non perché si senta il dovere di dare delle risposte e di assumere decisioni nel rispetto delle leggi e dei ruoli istituzionali. Dichiarazione e impegni che restano parole vuote se non sono seguiti da atti amministrativi coerenti.

Negli ultimi 6 anni (tanti ne sono passati da quando l’Alsia è stata commissariata) i 6 assessori regionali che si sono succeduti di dichiarazioni di “imminente riordino del comparto agricolo” ne hanno fatte diverse (si veda la serie di “Verba volant, scripta manent” su www.coord-tecnici-alsia.jimdo.com/documentazione), tutte cadute nel vuoto e nell’indifferenza delle istituzioni. Ricordiamo, ad esempio, che è dovere della Giunta nominare il commissario dell’Alsia a norma dell’art. 10 della LR n. 11 del 14 luglio 2006 e delle innumerevoli proroghe del commissariamento che originariamente doveva durare “non più di un anno”. Ricordiamo anche che è dovere della Giunta e del Consiglio Regionale procedere alla “riorganizzazione dell’attività amministrativa nel settore agricolo” come recita la stessa LR 11 del 2006.

Facciamo notare come sia ipocrita asserire il massimo interesse per i lavoratori precari dell’Alsia, quando non abbiamo visto in questi mesi lo stesso interesse per l’Alsia, costretta dal 1 gennaio 2012 a lavorare senza Legale rappresentante e senza nemmeno un Bilancio che dovrebbe finanziare le attività per le quali i lavoratori a contratto sono così importanti.

Servono a poco le rassicurazioni e le manifestazioni di interesse se ancora oggi, 14 maggio 2012, la Giunta non è ancora stata capace di nominare un Commissario (il cui mandato comunque scadrà a fine giugno) e sul fronte del riordino degli Enti non si intravede nessuna decisione dopo 6 lunghissimi anni nei quali le risorse dell’ Agenzia sono state comunque impiegate, anche se in condizioni di precarietà istituzionale e in assenza di programmazione.

A chi vanno addebitate le inefficienze e la dubbia efficacia della spesa di questi anni, in una siffatta situazione? Forse ai lavoratori che da questa condizione sono continuamente mortificati? Ma interessa a qualcuno la “efficacia e l’efficienza” della spesa degli Enti subregionali o è solo una questione di “posti” di lavoro e di “poltrone”?

Il Coordinamento dei Tecnici e Divulgatori dell’Alsia – in accordo con i sindacati Cgil-Cisl-Uil – continua a rivendicare:

1. Il superamento del pluriennale commissariamento dell’ALSIA e la riorganizzazione dell’attività amministrativa nel settore agricolo, più volte annunziata e mai attuata,  con l’attivazione degli ovvi strumenti democratici di trasparenza e concertazione;
2. La programmazione delle attività attraverso la redazione del Piano triennale dei SSA, previsto dalla LR 29/01, legge regionale disattesa ormai dal 2006;
3. La stabilizzazione del personale precario che consenta di completare le professionalità ed i profili funzionali necessari a svolgere i compiti assegnati.