Il Leccapiedi. Figlio della cultura dei quaquaraqua

5 maggio 2012 | 20:02
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Il Leccapiedi. Figlio della cultura dei quaquaraqua

Una specie di falso uomo per bene, freddo, ipocritamente educato, pronto a chinarsi dinanzi al potente. Adulatore e ruffiano Ha sempre qualcosa da chiedere, non una domanda, un dubbio, ma una prebenda e nel migliore dei casi un’informazione utile per ricavare vantaggi. “Posso disturbarla dottore? Mi scusi se le telefono così tardi, ma sa…Grazie dottore, grazie, conti pure su di me per qualsiasi cosa.” E’ evidente che solo uno sciocco può fare affidamento su un uomo così egoista. Il Leccapiedi, lo trovi ovunque, sembra quasi per caso. Invece no, lui ti segue, si informa e al momento opportuno ti compare davanti. “Che sorpresa dottore, anche lei al supermercato? Per quella cosa che le avevo chiesto, ha novità? Lo so, lo so che è ancora presto, ma non si sa mai. Aspetti dottore che le porto io il sacchetto, non si affatichi, faccio io, mi lasci fare”. Penso. Quanti leccapiedi vanno a zonzo per uffici e palazzi, a mostrarsi servili creature del potere. Il Leccapiedi ha pensieri fissi. Un posto di lavoro per il figlio, il trasferimento di se stesso ad un impiego più remunerativo, la pratica di pensione della madre. Pur di ottenere un vantaggio per se, farebbe del male a chiunque. Però appare molto generoso. Ad ogni ricorrenza si presenta a casa del potente con un dono clamoroso. Un agnello, un maiale, cassette di vino d’annata, un caciocavallo grande quanto una mongolfiera. Lo chiama “piccolo pensiero”. In tempo di campagne elettorali il Leccapiedi non sa da che parte girarsi. Quanti piedi da leccare, quante moine da fare. Da esperto ruffiano capisce da che parte tira il vento e si presenta al probabile vincitore, mostrando la lingua tirata a lucido. E così comincia la nuova avventura del nostro veterano lecchino. In fondo quello dei leccapiedi è un mercato sempre fiorente, non conosce crisi. Fin quando in giro ci saranno personaggi che si innalzano su piedistalli di cartone, il leccapiedi avrà di che leccare. I leccapiedi sono funzionali a certi uomini che si credono grandi politici e insostituibili statisti, anche se in verità non sanno fare la “O” col bicchiere. Ma se c’è gente che ti lecca è il segno che sei un grande potente. Grazie lecchini, ci aiutate a tenere sul piedistallo tanti uomini che altrimenti starebbero al loro posto: col sedere per terra.