Esclusiva B24. Intervista a Tommaso Scuffia

2 maggio 2012 | 14:59
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Esclusiva B24. Intervista a Tommaso Scuffia

Dalla sconfitta di Celano fino alla salvezza in anticipo. Di questo e altro abbiamo parlato con l’estremo difensore maceratese.

Oggi Basilicata24 ha intervistato in esclusiva il portiere del Melfi, Tommaso Scuffia. Nato a Macerata il 12/12/1991 l’estremo difensore ha collezionato 38 presenze in questa stagione. La sua è una carriera già lunga. A soli 17 anni faceva il fenomeno il Serie D con la Maceratese. Poi nel novembre del 2008 risulta il migliore dei 23 portiere invitati ad uno stage organizzato dalla Federazione.  Promosso nell’Under 19. Su di lui mette gli occhi la Fiorentina che ne acquista il cartellino. Una breve parentesi a in prestito a Rimini (dal gennaio 2011). La scorsa estate la Fiorentina lo svincola. Il Melfi gli offre un contratto di due anni.

Buongiorno Tommaso. Partiamo dalla fine: Vincere contro la corazzata Vigor Lamezia e ottenere la promozione con due turni di anticipo, ve lo aspettavate?

“Abbiamo creduto nella salvezza fin dall’inizio. Dopo il pareggio contro la Paganese, sapevano che avevano il turno infrasettimanale in casa e che vincendo potevamo salvarci. Siamo scesi in campo con lo spirito di vincere la partita. Alla fine quando è arrivato il gol contro la Vigor Lamezia ho capito che sarebbe finita con il nostro successo e ci saremmo salvati.

Alla fine del girone d’andata avevate 17 punti e, visto la rosa molto giovane in pochi credevano nella salvezza e invece ce l’avete fatta. Cosa hai da dire a chi non credeva in voi?

Spero che chi non credeva in noi si sia ricreduto. Parlano i fatti adesso. Sono contento per com’è andato a finire questo campionato. Magari quelli che non credevano in una nostra salvezza adesso staranno rosicando perchè abbiamo raggiunto il nostro obiettivo.

Nella prima parte del campionato tante buone prestazioni ma pochi punti ottenuti. Avete raccolto poco rispetto a quanto seminato. Cosa non ha funzionato?

Il nostro allenatore Rodolfi ci diceva spesso che avevamo giocato bene anche quando affrontavano squadre più blasonate. Noi, ogni volta che entravamo in campo ce la mettevamo tutta, però incappavamo sempre in quei 10-15 minuti di blackout. Sicuramente con un rosa troppo giovane abbiamo paga l’inesperienza nella prima parte del campionato.

La sconfitta contro il Celano e l’addio di mister Rodolfi sembrava non darvi più molte speranze. Poi l’arrivo di mister Bitetto. Cosa è cambiato con il tecnico pugliese? Qual è la principale differenza tra i due tecnici?

Dopo la sconfitta di Celano, devo dire la verità, ci credevo poco alla salvezza. Perdere con l’ultima in classifica e vedere che le altre squadre si staccavano da noi, è stato un momento bruttissimo. Con l’avvento del nuovo mister è cambiato qualcosa nella psicologia di tutti.  Siamo riusciti a risollevarci in maniera impressionante. Il nuovo mister ci ha dato più quadratura in difesa, ha lavorato molto sul reparto difensivo e sulle ripartenze. Con mister Rodolfi lavoravano su tutti i reparti normalmente. Il mister nuovo ci ha dato, secondo me, più compattezza nella retroguardia e molta più grinta mentale.  Questa è stata la differenza che ci ha fatto salvare.

La tua stagione è stata molto positiva. Finalmente hai trovato una piazza, dove poter giocare con costanza. Quanto è importante per un giovane e portiere avere la fiducia incondizionata da parte della società?

Per un giovane è importante sentire la fiducia della società e dello staff tecnico. Quest’anno, quando sono arrivato, sia il direttore, sia il presidente, sia il mister mi hanno dato una fiducia e io ho cercato sempre di ripagarla nel migliore dei modi possibili. Sono  riuscito a dare il meglio di me e sono contento per questo campionato che ho disputato. Ho avuto un pizzico di fortuna che non guasta mai.

L’anno prossimo ti vedremo ancora a difendere la porta gialloverde?

Ho parlato con il mio procuratore ma ancora non si sa niente. A giorni sapremo quello che vorrà fare il Melfi e dopo vedremo. Non mi dispiacerebbe restare un altro anno a difendere la porta gialloverde.