Anche in Basilicata uso terapeutico della cannabis

29 maggio 2012 | 13:13
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Anche in Basilicata uso terapeutico della cannabis

La lotta al dolore è una battaglia di civiltà. E’ questo l’assioma da cui prendere le mosse nel considerare che l’utilizzo di cannabis allevia il dolore nei malati cronici e terminali. Ed è sulla base di queste considerazioni che bisogna considerare civile un sistema sanitario che consenta di poter ricorrere a farmaci cannabinoidi per alleviare il dolore. E allora la Basilicata faccia come la Toscana che ha approvato l’uso terapeutico di cannabis per la cure ai alcune patologie. E’ questo che chiede, il consigliere Ernesto Alfonso Navazio, Io Amo la Lucania appena presentata. “E’ diritto di tutti evitare di provare dolore. “Un principio che- sostiene Navazio- piano piano, sta penetrando nella nostra cultura. Ma forse ancora troppo lentamente”, come si legge nella relazione della pdl firmata anche dai colleghi dell’intergruppo Roberto Falotico e Franco Mollica, considerato che il decreto ministeriale della salute 18 aprile 2007 “Aggiornamento e completamento delle tabelle contenenti l’indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope e relative composizioni medicinali, di cui al D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni ed integrazioni, recante il testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope e di prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”, si trova a far fronte a complesse procedure burocratiche e spropositati tempi di attesa dato che i farmaci sono disponibili solo all’estero.

“Oggi- aggiunge l’esponente di IAL- sono molte e diverse le opinioni legate all’uso e abuso di droghe e sostanze stupefacenti, in particolare in relazione all’utilizzo in campo medico per il trattamento di malati terminali e le terapie del dolore, così come sono migliaia le persone che si trovano costrette a ricorrere al mercato clandestino esponendosi a rischi legali e sanitari per far fronte ai dolori lancinanti causati dal cancro e non solo”. “La cannabis- fa notare il consigliere- in altri paesi è utilizzata non solo come analgesico, ma anche contro gli effetti collaterali nell’oncologia, a iniziare dal controllo del vomito. Ecco che attraverso la proposta di legge si vuole garantire ai cittadini la possibilità di utilizzare i farmaci cannabinoidi come ausilio nella terapia del dolore”.  A livello nazionale, a fare da apripista per facilitare l’uso della cannabis contro il dolore è stata la Regione Toscana con un testo approvato dal parlamentino toscano  il 2 maggio scorso per facilitare l’uso di farmaci con cannabinoidi, nella cura di specifiche malattie, come la sclerosi multipla, la depressione o il glaucoma.
“Quella della lotta al dolore – conclude Navazio- è una battaglia di civiltà, una delle frontiere più importanti di umanizzazione della sanità e che, necessariamente deve entrare a far parte della cultura comune”.