“Stiamo assistendo al solito gioco delle parti”

6 aprile 2012 | 10:51
Share0
“Stiamo assistendo al solito gioco delle parti”

Il Presidente della III Commissione consiliare chiede conto all’Assessore all’Agricoltura dello stagnante stato di commissariamento dell’Alsia che da febbraio è senza legale rappresentante…

L’Assessore all’Agricoltura, in Consiglio regionale, risponde che deve chiederlo al Presidente della Regione Basilicata…

Il Presidente della Regione Basilicata non risponde (come ha fatto negli ultimi 3 anni al Coordinamento dei Tecnici e Divulgatori dell’ALSIA)…

Il Presidente della III Commissione chiede di fantomatici disegni di legge per la “riforma della governance in agricoltura” elaborati dalla Giunta e mai ufficializzati ma dimentica che presso la Commissione che presiede è fermo da un anno l’unico disegno di legge uffcialmente presentato (Falotico primo firmatario)…e intanto a giugno scade la decima proroga di “Commissariamento straordinario” dell’ALSIA!

Quello a cui stiamo assistendo è il solito “gioco delle parti” di pirandelliana memoria, dove i personaggi recitano (spesso senza convinzione) la loro parte, senza che nulla cambi. E’ probabile che nei prossimi giorni la Giunta nomini, finalmente, un Commissario per l’ALSIA, ripristinando almeno una condizione minima di legalità per l’Ente che da due mesi non può fare un atto deliberativo.

Sarà riconfermato l’ex ultimo commissario Romaniello? Sarà nominato un nuovo personaggio? Importa poco, perché la decima proroga in 6 anni al commissariamento dell’Alsia scadrà tra un paio di mesi, a fine giugno.

La soluzione per porre fine a questo spreco inaccettabile di risorse economiche ed umane sarebbe semplice: alla scadenza del commissariamento nominare un Amministratore per l’Agenzia (150 dipendenti più 50 a tempo determinato) rispristinando la “normale amministrazione” dell’Ente in attesa della famosa “legge di riordino della governance in agricoltura”.

 Ma questi 6 anni di “straordinaria-ordinaria” gestione commissariale dell’Alsia, confermata per 10 volte con legge regionale,  ci hanno insegnato che le soluzioni semplici e razionali – improntate alla economicità, all’efficienza ed all’efficacia delle attività – non sono  quelle che prevalgono in Consiglio regionale.

 Vedremo nei prossimi 2 mesi se la Regione Basilicata mostrerà – con atti amministrativi e non con inutili dichiarazioni – se ritiene davvero che l’Alsia debba avere un ruolo nel sistema dei “Servizi di sviluppo agricolo regionale”, sdoganandola dalla stagnate situazione di contenitore di posti di lavoro e di poltrone commissariali in cui è stata relegata negli ultimi 6 anni.

Coordinamento Tecnici e Divulgatori dell’Alsia