“Questo atto crea solo assistenzialismo”

4 aprile 2012 | 12:34
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“Questo atto crea solo assistenzialismo”

Questo piano avrebbe dovuto essere qualcosa di nuovo, di innovativo, con obiettivi produttivi e non l’ennesimo atto di carità

Ho votato a favore di questo piano solo perchè è prevalso il mio senso di responsabilità, per i ritardi accumulati,  rispetto ai tanti lavoratori che da tempo aspettano una risposta e che attendono di poter iniziare a lavorare in un momento economicamente drammatico.
Il senso di responsabilità però non ci esenta dal far rilevare alcuni elementi di cui il piano è manchevole data  la fretta con cui è stata gestita la procedura di redazione dello stesso.
Una prima giustifica, addotta per il ritardo, è stata quella della mancanza  del certificato di verifica finanziaria, previsto all’art. 10 della L. 34, da parte del Comitato tecnico che ci è stato oggi consegnato pur non capendo se i 42 milioni e 100 che servono complessivamente siano effettivamente disponibili nei capitoli di bilancio e se siano sufficienti o sarà necessario a breve apportare delle variazioni in bilancio. Altro elemento che ci teniamo a far rilevare, anche in sede di audizione da parte dell’Assessore, è la mancanza della VAS – valutazione ambientale strategica, oggi tale parere è stato sostituito da una determina dirigenziale dalla quale si evince che il piano non è stato assoggettato ad una valutazione più approfondita perchè non era possibile, logicamente, che la certificazione potesse essere resa in un tempo così stringente vista l’urgenza di portare  il piano in Consiglio regionale per l’approvazione e per dar corso alle 112 giornate lavorative necessarie a riconoscere il diritto ai quasi 4500 lavoratori in attesa. Trovo contraddittorio quanto scritto in tale determina dove riferendosi alla sola valutazione della compatibilità ambientale del piano si asserisce che la VAS non costituisce, nè sostituisce in alcun modo, ogni altro parere o autorizzazione necessari all’effettiva approvazione e attuazione del piano in questione non comprendendo quali altri pareri possano esserci.
Questo piano avrebbe dovuto essere qualcosa di nuovo, di innovativo, con obiettivi produttivi e non solo impiego di notevoli risorse finanziarie per creare una occupazione generalizzata e assistenziale, utilizzando per poche giornate all’anno migliaia di lavoratori in una attività non produttiva.    
Già 14 anni fa con la L.R. 42/98 si prevedeva di trasformare la forestazione da pratica assistenziale a forestazione produttiva, tanto che la stessa legge aveva tra i suoi obiettivi anche la costituzione di ulteriori impieghi  attraverso cooperative con l’utilizzo delle aree marginali dei boschi implementando una piantumazione  a ciclo per fornire la materia prima necessaria al funzionamento di piccole centrali a biomassa, e non solo alle megacentrali che hanno chiesto autorizzazione ad operare sul nostro territorio o meglio a sfruttare il nostro territorio, ma per creare una vera filiera del legno. Senza contare che investire in questo campo, l’energia, le fonti rinnovabili, può sicuramente supplire alla mancanza di lavoro, di economia, soprattutto in quelle aree interne proprio dove la forestazione è più attiva.   
Certo oggi trattandosi di una nuova Giunta e di questioni ereditate non possiamo attribuire la responsabilità a qualcuno ma quantomeno il Governo non si arrocchi su posizioni che, visti i risultati, non fanno altro che bloccare le situazioni e nuocere alla sviluppo, ma accetti in futuro i consigli, i pareri, i suggerimenti di chi in questa Regione pur riveste un ruolo importante: il Consiglio e le Commissioni che più volte hanno dimostrato come attraverso un approfondimento, consigli tecnici, conoscenze, un minimo di esperienza dei loro componenti si riescano a dare valide indicazioni e proposizioni. Nessuno vuole sostiuirsi o sostituire il Governo Regionale, ma, nel momento in cui ognuno nel proprio ruolo riesce a dare un contributo per questa Regione, credo che questo debba essere tenuto nella debita considerazione, per il bene della comunità.

Francesco Mollica Consigliere regionale Mpa