P.O. Val d’Agri, 700mila euro a super consulenti sono una provocazione

17 aprile 2012 | 12:22
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P.O. Val d’Agri, 700mila euro a super consulenti sono una provocazione

A pochi giorni dal bilancio assai deludente sulla spesa sostenuta per il P.O. Val d’Agri che in dieci anni è stata meno della metà delle risorse messe a disposizione dalle royalties, il provvedimento della Giunta Regionale per la ricerca di sei super consulenti con una spesa di 700mila euro è un’autentica provocazione nei confronti del “popolo del petrolio”. Ai 700mila euro vanno aggiunti 500mila euro destinati al Formez solo a luglio 2011 sempre per assistenza e consulenza e un’ennesima task force che dovrebbe occuparsi dei programmi di spesa nella trentina di Comuni che beneficiano del P.O. Val d’Agri. Il risultato è che tra consulenti, esperti, manager e burocrati sono più i “posti di lavoro privilegiati e super pagati”  creati  per amici e clientele che non quelli per i poveri Cristi. La situazione è diventata intollerabile, addirittura rasenta l’illegalità, specie perché è l’ennesimo segnale di arroganza nei confronti dei giovani laureati e diplomati della Val d’Agri che non hanno alcuna speranza di lavorare in Basilicata sono costretti emigrare . 

Non possiamo restarcene a guardare: bisogna rimettere in moto la mobilitazione delle comunità della Val d’Agri-Sauro e promuovere tutte le azioni possibili per far saltare questo ennesimo e assai disgustoso caso di sperpero di denaro pubblico, investendo la Magistratura ordinaria, la Corte dei Conti, il Parlamento.

Ci spieghi  il Presidente-sceicco  quali risultati concreti sono venuti in dieci anni dall’impiego di super consulenti, a parte  i marciapiedi e aiuole rifatti in alcuni comuni, le progettazioni di strutture faraoniche come la piscina olimpionica a Viggiano, i programmi per realizzare aree Pip per attività artigiane e produttive in tutti i centri con l’effetto che ad ospitare capannoni e impianti sono solo un paio. In tanti anni la mancata realizzazione della Saurina, il completamento della Tito-Brienza, l’aeroporto di Grumento (già finanziato per 18milioni di euro)  sono il vergognoso risultato delle “fasulle” promesse del Governatore-sceicco del petrolio Lucano.  

Le royalties – per 350 milioni di euro – sono gestite male perché per ogni euro a disposizione ci sono almeno 30-40 cent da destinare agli apparati tecnico-burocratici che alimentano i consensi della consolidata, vergognosa e preoccupante casta-politica.

Lo sperpero del denaro pubblico dei tanti carrozzoni-politici-mangiasoldi in Basilicata una siffatta “democrazia” è in crisi profonda proprio a causa di motivazioni come queste, in quanto anomala, falsa e corrotta. E l’inchiesta del pm di Potenza, Henry John Woodcock,  che ha portato agli arresti domiciliari cinque persone accusate di concorso in corruzione aggravata e continuata , che fine ha fatto ?

Filippo Massaro Csail- Comitato Indignati Lucani