Le confessioni di Nicola, omosessuale e religioso

4 aprile 2012 | 13:52
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Le confessioni di Nicola, omosessuale e religioso

 Un contatto su facebook. Normale di questi tempi. Un uomo abbastanza giovane. E’ omosessuale. Me lo dice tranquillamente, così come mi dice che la sua è una condizione non facile da vivere in questo lembo di terra in cui ci troviamo. Ha alle spalle una relazione sentimentale con un sacerdote

Mi fa capire che conosce bene quel mondo da cui si sente oltraggiato. Gli chiedo se gli va di raccontarsi. Accetta così di incontrarmi. Mi trovo di fronte un giovane professionista molto colto, pronto a parlarmi delle sue esperienze.


Nicola, è facile essere omosessuale dalle nostre parti?
E’ molto difficile, perché esistono pregiudizi e false convinzioni. Ci sono molti bisessuali e omosessuali inseriti nel tessuto sociale, ma temono di venir scoperti.

Perchè è molto difficile e perchè bisogna temere di essere scoperti?

Una volta mi è capitato di sentir dire che in Basilicata ci sono ancora valori radicati. Si parla di valori come se si trattasse di frutta e verdura vendute al mercato. Il valore è quanto di buono produce un animo buono e l’animo nobile non è assimilabile alle scelte sessuali di un individuo. Se gli omosessuali fossero animati da un disvalore non avremmo avuto in Italia geni come Leonardo o Michelangelo. La diversità fa paura, è negata, repressa, perché il controllo della sessualità è una forma antica e sublime di esercizio di potere: lo testimoniano le deportazioni fasciste, alle isole Tremiti, di migliaia di omosessuali italiani, o semplicemente accusati di esserlo perché oppositori politici. La Chiesa ha in questo grosse responsabilità!

Parla per sentito dire o perchè ha subito violenze psicologiche o di altro tipo?

Dipende da come inquadriamo il problema. Ho avuto una storia d’amore bellissima di dieci anni con un sacerdote, conclusasi tragicamente con abbandoni, oltraggi, ostracismi e sofferenze immani. Insomma la violenza è alla fine del percorso.

Perchè dice tragicamente?

Guardi si parla spesso e abbondantemente dei temi legati alla pedofilia nella Chiesa, ma pochi hanno il coraggio di sollevare il coperchio di una pentola enorme.

Ha parlato di responsabilità della Chiesa, adesso dice che bisogna sollevare il coperchio di una pentola enorme. Sia più preciso.

I sacerdoti sono uomini in carne ed ossa. Si sa che la maturazione psicologica di un individuo passa inevitabilmente anche dalla maturità sessuale. Ho conosciuto persone che, a causa di pressioni , inibizioni e pregiudizi sessuali, hanno poi sviluppato gravi psicopatologie.

Per esempio? 

I sacerdoti non sono a mio avviso maturi. Vivono una castità imposta dal diritto canonico, e non sono aperti all’affettività e alla reciprocità in modo serio, pertanto in alcuni casi i fedeli laici diventano un’ottima valvola di sfogo a costo zero, nascosti e privi di responsabilità. Quando ho conosciuto il mio compagno, aveva una relazione con una donna sposata. Non sarebbe stato sano per loro (i sacerdoti) una famiglia, o una relazione omosessuale stabile, che appaghi l’innegabile bisogno umano di amore? La donna del mio ex compagno era attivista in parrocchia e la figlia una bambina aderente all’Azione Cattolica. Insomma molti chierici rischiano per la propria immaturità psico affettiva di seminare mine esplosive in seno a molte famiglie

Ma il suo compagno era omosessuale o no?

Bisogna aggiungere che il fascino del proibito spinge anche molti laici a concupire i prelati, o a trattare la comunità religiosa quale soluzione tampone delle proprie frustrazioni

Si ma non mi ha risposto

Era bisessuale. Dopo questa storia etero, conclusasi con una gravidanza poi interrotta, è passato con me, e con me ha condiviso quasi dieci anni di relazione affettiva. Credo che molti lettori possano identificarsi in questa mia storia e dare testimonianza.

La vostra era una relazione facile? Riuscivate a vedervi spesso?

La notte lui mi raggiungeva a casa. Io lo amavo e lo lasciavo fare. Lui non credo mi abbia mai amato profondamente.

La sua esperienza la porta a dire che la castità dei preti è un’imposizione assurda quindi ipocrita?

Ripeto, meglio una sana vita relazionale, omo o etero che sia, come avviene nelle Chiese Riformate. La fede non è affare di sesso.

Lei mi sembra un uomo religioso, che conosce bene il mondo della chiesa cattolica. Ha frequentato gruppi religiosi?

Si, con lui ( il sacerdote con cui aveva una relazione ndr) fondammo un gruppo di preghiera, afferente a un movimento laicale. L’albero si riconosce dai frutti. Si è infatti lavorato alacremente per la Chiesa e per la Comunità, supportati l’uno dall’amore per l’altro. Preghiere, catechesi, gioia, fratellanza, amicizie, convegni…Insomma ho toccato il Paradiso con mano. Poi, intimorito da pettegolezzi sempre più pressanti ha deciso di estromettermi dalla sua vita e dal gruppo, fomentando odio nei miei riguardi. I movimenti laicali sono molto pericolosi, mi creda. Rifletta. Hanno ordinato a tutti i membri del gruppo e della comunità di non chiamarmi più e di ignorarmi, pena l’estromissione. Una tecnica che i latini chiamavano damnatio memoriae.

Non sta facendo di tutta un’erba un fascio? Ha detto che i movimenti laicali sono pericolosi. Perchè?  

I movimenti laicali nascono con ottimi intenti e sante ispirazioni durante il Concilio Vaticano II, ma ben presto conferiscono ai laici uno strapotere assoluto, che ha creato chiese nella Chiesa. Catecumenali contro carismatici, Focolarini contro Opus Dei, Comunione e Liberazione contro Comunità di Sant’Egidio. Una Babilonia, un dramma che i vescovi tacciono, vilmente. Ciascuno si crede depositario della verità. Inoltre ci sono interpretazioni fuorvianti della Scrittura e ritualità imbarazzanti e pericolose.

Si spieghi meglio, quali ritualità?

L’uomo contemporaneo è in preda a mille problematiche psichiche e sociali si rifugia in un mondo surreale e pseudo magico. Il mio compagno esercitava l’esorcistato senza il permesso del vescovo, spesso di nascosto incontravamo fedeli in difficoltà, su cui un équipe di laici pregava imponendo mani e facendo preghiere di liberazione. I Catecumenali ad esempio, vivono liturgie e riti sacri distaccati dalla comunità parrocchiale. S sei dentro sei giusto, se sei fuori sei un indemoniato. Gente impreparata e stupida guida un gregge di ciechi, imponendo leggi umane e ritenendosi ispirati direttamente dallo Spirito Santo. Non parliamo della crisi educativa di Azione cattolica, delle derive cielline, dei gruppi mistici di base


Lei parla per esperienza diretta o per sentito dire?

Per esperienza diretta, ne ho conosciuti moltissimi. Scrivo non per sollevare scandali ma per mettere in guardia i più semplici o le persone in difficoltà. Ho conosciuto personalmente in Puglia un gruppo in cui , la fondatrice, ora passata a miglior vita, riteneva di essere in contatto con la Madonna, di avere visioni ispirate e di parlare lingue sconosciute. Intere famiglie perse: molti in buona fede hanno trascinato moglie mariti e figli all’interno di un delirio mistico.

Ha parlato di ipocrisia della Chiesa, ma esiste ipocrisia anche nelle organizzazioni laiche

Nessuno dice la verità: anzitutto la Chiesa è fortemente divisa in sé. Afferma San Paolo: “non sono né di Cefa né di Apollo, ma di Cristo”. Al contrario le splendide ispirazioni dello Spirito durante il Concilio Vaticano II sono divenute motivo di parcellizzazione della Chiesa. Sacerdoti contro sacerdoti, laici contro laici. Lo Spirito Santo desiderava mostrare la strada della diversità dei Carismi, mentre l’uomo ha nuovamente sollevato la Babele dell’egoismo e dell’incomprensione. Profeti come don Tonino Bello osteggiati e derisi, delinquenti porporati messi a capo dello Ior assieme a Massoni riconosciuti ( penso a Licio Gelli). Le sembra normale? Nelle organizzazioni laiche vi è delirio di potere.


In fondo la forza e la capacità della Chiesa è anche nel tenere insieme anime e sensibilità diverse, interessi diversi, vocazioni diverse. O no?

Spesso personalità fragili e frustrate usano ruoli di responsabilità come via per affermare se stessi. La sua osservazione è giusta ma la invito a meditare: sensibilità diverse ma non in antitesi, interessi diversi convergenti verso il bene comune. Non è più così e la colpa è ascrivibile alla maledetta approvazione degli statuti dei movimenti. Un tempo erano correnti di grazia e fecondavano di novità le comunità, ora sono vere lobbies pseudo massoniche ove il sopruso psicologico è regola, verso giovani o anziani che si ribellino al tiranno di turno. Bisogna dirlo: la Chiesa ha sbagliato ancora, si è dilaniata in se stessa. Faccio mie le parole di San Paolo : “almeno non sbranatevi fra voi”

E’ lei che parla come un prete o sono i preti che non parlano come dovrebbero?

Sono un laico impegnato e affascinato dalla Scrittura e dalla Teologia, tuttavia osserviamo un fenomeno curioso: sempre più laici giocano a fare i preti, clericali fino alle midolla. Sempre più preti si laicizzano e dimenticano la radicalità e serietà della vocazione sacerdotale. Sarebbe opportuno un po’ di equilibrio. Il laico ha funzioni importanti nella Chiesa, ma basta che gerarchie e ruoli si istituzionalizzino,che inizia la corsa alla poltrona. A volte mi sono chiesto: cui prodest? Poi ho pensato al vecchio adagio secondo cui il comandare è più dolce del fottere. Insomma esercitare controllo sulle altrui menti, dirigere gli spiriti, ritenersi depositari della verità e dello Spirito, rappresentano tentazioni antiche e infernali. Tanta è l’ipocrisia: si scagliano contro le coppie di fatto, appoggiano il family day e poi nascondono in sé le peggiori nefandezze.

Ma di quali poltrone parliamo. Si tratta di volontariato e spirito di servizio. O no? E poi ci racconti qualche nefandezza

So per certo di preti che adescano per internet anche qui in Basilicata. Alcuni vescovi sanno. Una volte un prete mi disse: sono giunto al sacerdozio senza più fede e ho preso l’ordine sacro solo perché non avrei potuto svolgere alcun’altra attività nella vita.

E’ grave quello che sta affermando

Mi viene in mente l’esperienza di una suora in un movimento ecclesiale. Ha cominciato a denunciare comportamenti immorali, scandali e soprusi. Hanno cominciato un mobbing spaventoso, con umiliazioni pubbliche e oltraggi. La donna, ormai anziana, si è progressivamente ammalata, le hanno diagnosticato una grave forma di ipertensione secondaria a stress e ansia, si è depressa, ha slatentizzato un’iperglicemia improvvisa. Poi lamentava turbe posturali e frequenti crisi lipotimiche: l’ultima le è stata fatale, cadendo si è fratturata un femore e ha riportato una frattura scomposta del braccio destro, oltre a numerose ferite lacero contuse Chi la ripagherà di tanto male fisico e morale? In queste ore langue in un letto e spesso mi chiama disperata. Ma sono testimone delle nefandezze di cui parlo.


Secondo lei quanti preti hanno una relazione omosessuale?

Empiricamente circa il 90% . Ma posso sbagliare. Non è solo affare di preti ma anche molti laici seguono la via della doppia morale. Ci sono anche abusi medici e psicologici

Ecco parliamo della morale dei moralisti laici. Predicano bene e razzolano male?

Guardi l’insegnamento di Gesù è fondamentalmente anti moralistico e scevro da sovrastrutture. Egli si è violentemente scagliato contro i Farisei, cioè contro le gerarchie religiose, ed ha accolto prostitute e pubblicani. Gesù è moderno saggio e autentico. Le nostre gerarchie attuano da sempre la strategia del moralismo terroristico, non ascoltano, non accolgono. Spesso i laici clericalizzati seguono a ruota tali figuri. Sotto la spinta di false ispirazioni profetiche alcuni ammalati sono spinti a sospendere le cure mediche, molti tossicodipendenti smettono l’assunzione di Metadone, perché guariti, a loro dire, dallo Spirito Santo durante una forma estatica detta Riposo nello Spirito. A tal proposito c’è una brillante e dettagliata relazione del professor Corvaglia di Bari, pubblicata on line, su un caso esemplificativo avvenuto presso la comunità dell’Arca di Bisceglie, vicino Bari (Arca dell’alleanza).  Veda un grosso problema interno ai Movimenti ecclesiali è relativo al narcisismo spirituale: molti laici si beano di particolari rapporti mistici,si descrivono come figli spirituali di padre Pio o di mistici famosi, e così facendo ingannano i semplici

Lei è stato ingannato?

Non sono stato ingannato grazie al mio acuto senso critico: consiglio a tutti di non abbassare mai la guardia. Veda, la Chiesa ha compiuto molte opere meritevoli, ma dietro fulgidi esempi di cristianità, penso a don Tonino o a Madre Teresa, si nasconde un mare infinito di scandali e ipocrisie. Vi prego tenete alta la guardia. Mi reputo ingannato sentimentalmente, umanamente e spiritualmente. Molti sacerdoti sono affetti da un perfido egoismo e da un narcisismo insaziabile. Il mio compagno mi ha abbandonato quando ha avuto paura e quando gli si è prospettato un “avanzamento di carriera”, come parroco.

Non ritiene che le sue dichiarazioni possano danneggiare la Chiesa o ferire la sensibilità dei cattolici?

La Fede è inscindibile dalla Verità. Mi sento io ferito nella mia sensibilità di cristiano e di fedele, perché si è abusato dei miei sentimenti e dei miei affetti. Si è oltraggiata l’ospitalità della mia famiglia, si è strumentalizzata la mia vita. Enormi le ripercussioni psicologiche, umane. Indicibili le sofferenze. D’improvviso ho perso tutto, amore amici e cammino di fede. E dovrei temere di offendere io la sensibilità altrui? Dovrebbe temere tutto il popolo di Dio di infangare la Chiesa con scandali come quello della pedofilia. Bisogna ancora ispirarsi alla Riforma Protestante, lavorare a una modernizzazione dei costumi e del codice canonico, rispettare la scienza e la Psicologia con rigore e umiltà, non abusare della Credulità popolare. La sessualità è un dono, omo o etero che sia, l’affettività ci rende a immagine di Dio, e i sacerdoti sono uomini a immagine di Dio. Siamo indietro di anni, le Chiese Anglicana e Luterana hanno da tempo risolto il problema. Ribadisco, l’omosessualità non è più considerata una malattia da quarant’anni,e la sessualità umana deve essere normalmente e responsabilmente esercitata: questo insegna la scienza.

C’è ancora chi considera l’omossessualità una malattia, soprattutto nella chiesa

Orgogliosamente le rispondo che si tratta di gente ignorante e insensibile, oltre che medioevale, con tutto il rispetto per il Medioevo,epoca storica e letteraria da me profondamente amata. Ma lei lo sa che a Bari, Milano Torino, Roma,ci sono gruppi di crescita e catechesi per omosessuali in coppia e per transessuali? Come vede lo Spirito soffia ancora nonostante tanto marciume, e ci regala sacerdoti come don Gallo, a difesa dei deboli e dei discriminati

Perchè ha accettato questa intervista?

Per dare sostegno a quanti come me si siano sentiti usati e strumentalizzati da uomini di Chiesa. Esprimo solidarietà e affetto a tanti sacerdoti turbati da falsi moralismi e da interpretazioni fuorvianti del Vangelo, da parte di esponenti ultra conservatori della Chiesa cattolica. Esprimo affetto verso famiglie dileggiate dall’irresponsabilità di alcuni chierici, a tanti giovani ingannati da false prospettive.
Ammonisco vescovi e parroci e invito i responsabili dei movimenti a lavorare di più per gli ultimi della terra, e meno per carrierismo e poltrone. Ripeto, il problema relativo alla pedofilia è solo una punta dell’iceberg: nessuno parla in pieno della ramificazione sotterranea in seno a tante diocesi.
Lancio una sfida: chiedo ai lettori con esperienze simili o vicine alla mia di inviarle anonimamente testimonianza: si ritroverà sommerso.
Che Dio ci protegga! Infine auspico un profondo rinnovamento della Chiesa, in osservanza alle regole della semplicità e della povertà evangeliche.

Quindi niente spirito di vendetta contro qualcuno o qualcosa?

Amo la Chiesa più di me stesso, anche quella ortodossa e Protestante. Parlo per esigenza di verità e di profetico ammonimento. La verità va gridata sui tetti. Non è importante far nomi o citare luoghi, ma attestare con coraggio: vescovi, episcopi, voi che osservate il gregge, svegliatevi dal sonno profondo e liberate il popolo di Dio da sovrastrutture arcaiche, facendo tesoro degli errori del passato, perché dalla legge e dalla regola arida scaturisce il peccato.

Preferisce restare anonimo. Per quale motivo?

L’anonimato mio e altrui concentra l’attenzione sul problema e sulle sofferenze umane, non sulle persone. I tempi non sono ancora maturi, specie qui in Basilicata. Si è mai chiesto come mai non vi sia né a Matera, né a Potenza una sede Arci Gay?

Possiamo scrivere che lavoro fa e quanti anni ha?

Ho 40 anni e lavoro in ambito sanitario, basta così.