Grumento dice no al pozzo di reiniezione

18 aprile 2012 | 23:01
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Grumento dice no al pozzo di reiniezione

Il pozzo Monte Alpi non é compatibile con la vocazione agricola del territorio e con la sismicità dell’area

A Grumento l’Eni incassa un secco no per la costruzione di un pozzo di reiniezione. La delibera del Comune dice no all’allestimento definitivo del Pozzo Monte Alpi 9, in località Campestrini, mediante installazione nell’area pozzo già esistente di un fabbricato elettrostrumentale, tettoia, vasca, raccolta acque e carpenteria secondaria. L’ufficio tecnico comunale ha istruito il procedimento ed ha comunicato che una siffatta opera prelude non all’attività di estrazione (autorizzata nel lontano anno 2000), bensì ad operazioni minerarie di reiniezione di liquidi derivanti dal trattamento di lavorazione petrolifera del centro oli ubicato nella vicina Area Industriale. L’opera per la quale è stato richiesto il permesso di costruire -aggiunge l’ufficio tecnico-ricade in zona agricola, ed in quanto tale, l’intervento non è compatibile con la destinazione d’uso di zona prevista dal vigente. A Grumento fanno presente che oltre ad un problema di inquinamento c’é un problema di sismicità dell’area. Da una serie di studi documentati emerge infatti che la Val d’Agri é tra le aree appenniniche piú attive dal punto di vista sismico,sia per quanto riguarda la frequenza che per quanto concerne la magnitudo. Il sisma del 1857 che vide la morte di 9.591 persone, quello disastroso del 1980, nonché la nuova crisi sismica verificatasi per un anno a partire dal 05 maggio 1990, hanno fatto chiarezza sui grandi rischi presenti nella zona tanto che l’Istituto Nazionale di Geofisica ha identificato la Val d’Agri come area a massimo rischio sismico.