Gorgoglione, su Tempa Rossa interrogazione di Rosa e Venezia

23 aprile 2012 | 13:30
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Gorgoglione, su Tempa Rossa interrogazione di Rosa e Venezia

“In Regione non possono pensare che l’azione di controllo debba rimanere un principio teorico”

La notizia l’abbiamo appreso tramite l’inchiesta pubblicata dal quotidiano on line Basilicata24, diffusasi immediatamente sui vari siti web e social network, segno evidente che dopo i casi Fenice, Noci, Pertusillo, Centro Oli, l’opinione pubblica lucana è sempre più attenta ed allertata sulle possibili fonti e cause di inquinamento e oltraggio agli habitat naturali e quindi alla cittadinanza.
La video-inchiesta mostra quanto accade nel Comune di Gorgoglione nelle contrade in prossimità della Concessione indicata come “Gorgoglione II” (Total Italia, Esso italiana, Shell Italia) per la coltivazione di idrocarburi denominata Tempa Rossa, ove si stanno avendo fenomeni di inquinamento atmosferici, con moria di bestiame e malori dei cittadini residenti.
Nel video è inoltre visibile un cartello installato presso gli impianti di “Gorgoglione II”, con l’indicazione di emissioni di acido solfidrico che si forma per decomposizione delle proteine contenenti zolfo da parte dei batteri e si trova nei gas di palude, nel petrolio greggio e nel gas naturale, quindi presente, come emissioni, nei mandati esplorativi e nella coltivazione di idrocarburi.
Senza voler creare allarmismi ed il diffondersi di notizie non supportate da fonti e dati che possano alimentare paure e timori ingiustificati presso l’opinione pubblica, e poiché la notizia è diventata di enorme rilevanza presso la popolazione residente nella zona, destando preoccupazione circa l’origine e le cause del particolare fenomeno rilevato, abbiamo presentato al Presidente De Filippo un’interrogazione con la quale si chiede una risposta ufficiale su quanto denunciato dai residenti. Nello specifico, se la notizia riguardante la moria di bestiame e la natura dei malori riscontrati dalla popolazione residente nei pressi della concessione “Gorgoglione” dovute presuntivamente all’emissione di agenti inquinati corrisponda al vero ed in caso affermativo, quali sono le cause ed i motivi del fenomeno segnalato. Inoltre si è richiesto, al fine di tranquillizzare la popolazione residente, l’immediato intervento dell’Arpab per determinare compiutamente le cause ed i motivi del fenomeno segnalato e le relative prescrizioni, oltre alla predisposizione di un’adeguata pubblica informazione al fine di rendere edotta l’opinione pubblica su quanto realmente accaduto.
In Regione Basilicata non possono pensare che l’azione di controllo debba rimanere solo un principio teorico, l’Istituzione non può risultare assente e tramite i suoi organi di controllo deve vigilare e controllare senza remore verso i Colossi del Petroli.
La Regione Basilicata deve porre in essere qualunque azione affinché vengano tutelate le popolazioni e l’ambiente facendosi carico seriamente del controllo delle attività delle multinazionali del petrolio, affinché non si abbiano prevaricazioni ed atteggiamenti di abuso da parte di queste ultime nei confronti dei cittadini residenti.

Potenza 23/04/2012

Gianni Rosa / Mario Venezia