Buona Pasqua ai buoni e, forse, ai cattivi

6 aprile 2012 | 18:58
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Buona Pasqua ai buoni e, forse, ai cattivi

Buona Pasqua.  Buona resurrezione a chi non ha mai provato la croce, ma sa battere i chiodi fin dentro la carne degli altri. Buona Pasqua ai traditori e agli impostori.  Buona Pasqua agli arroganti e ai potenti, a quelli che “vediamo che si può fare”. Auguri ai ladri di regime e ai ragionieri di partito. Buona Pasqua a chi sa e non parla a chi vede e chiude gli occhi. Buona Pasqua alle signorie vostre, eccellenze ed eminenze. Auguri per le vostre trame, per i vostri antipatici sorrisi, per i misteri senza fede. Buona Pasqua agli ipocriti e ai fannulloni. Auguri alle mezze calzette e agli ominicchi. Buona Pasqua ai quaquaraqua e ai ruffiani del padrone. Buona Pasqua si fa per dire. Sappiamo bene che possono resuscitare solo i morti e voi, purtroppo, siete vivi. Ogni giorno ve la cavate come Barabba, ma sperate di fare la fine di Caleb. Buona Pasqua un corno. Vi auguriamo un rigurgito alla coscienza, la sofferenza di una notte perché possiate rinascere, ma da un’altra parte. Qui non vi vogliamo, perché siete gli Erode della Basilicata. A tutte le donne e agli uomini che amano agire nella speranza e nell’azione auguriamo sinceramente una buona Pasqua. Che la colomba della pace porti tanto amore nei cuori di chi odia, e tanta luce negli occhi di chi non vede le ingiustizie. Che la colomba della bellezza porti tanta dolcezza e felicità nei volti di tutti i bambini. Che la colomba della saggezza porti tanto sale nelle zucche vuote di cui è pieno il mondo. Buona Pasqua.