Anche Matera ha le guardie eco-zoofile

17 aprile 2012 | 11:22
Share0
Anche Matera ha le guardie eco-zoofile

Dopo la costituzione del nucleo Guardie Eco-zoofile Oipa a Potenza, coordinato da  Roberto Tedesco, sarà attivo un nucleo in provincia di Matera, coordinato da Giusi Venezia

L’intento- si legge in una nota stampa del Nucleo Guardie Eco-Zoofile- è di poter tutelare i diritti degli animali in un territorio come il nostro, che resta sì da un lato legato alle proprie tradizioni, fatte di agricoltura ed allevamenti, ma che dall’altro rincorre la voglia e la necessità di mettersi in pari con la maggior parte delle altre regioni Italiane, ormai “educate” alla tutela dei diritti degli animali su tutti i fronti. Il territorio molto ampio e l’enorme biodiversità presente ancora in Basilicata-prosegue la nota- rende necessario un ulteriore allargamento delle sedi operative Oipa, auspicando una copertura integrale della Basilicata. Si rende necessario dunque un ampliamento del numero di volontari aspiranti Guardie Eco-zoofile Oipa in entrambe le province, nonché l’attivazione di ulteriori sedi operative dipendenti da quelle già presenti a Paterno per la provincia di Potenza e a Bernalda per la provincia di Matera.

Le guardie eco-zoofile, dopo la regolare formazione, ottenuta seguendo un corso della durata di circa sei mesi, cui segue un attestato di frequenza e la nomina rilasciata dal Prefetto della provincia, avranno qualifica e competenze di polizia giudiziaria ed amministrativa nell’ambito della protezione animali, pur restando volontari.

Sono attivi i numeri 366/6639052 per la provincia di Potenza e 331/4473516 per la provincia di Matera, utili a prenotare un colloquio di selezione e idoneità a frequentare i corsi formativi in programma per entrambe le province. Indispensabili, per diventare Guardie Eco-zoofile Oipa la voglia ed il bisogno incombente di prestare la propria voce agli animali, donando tutto se stessi ed il proprio tempo libero per difendere chi non ha voce, ma è tutelato non solo da leggi nazionali, recepite ormai in ogni regione italiana e sentite sempre più frequentemente dai comuni più sensibili ed all’avanguardia, ma che è ormai sempre più esteso a livello mondiale.