Tempa Rossa senza monitoraggio ambientale

24 marzo 2012 | 16:03
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Tempa Rossa senza monitoraggio ambientale

“Va evitato quello che è successo in Val d’Agri, dove dopo 15 anni ancora non funziona la rete di controllo ambientale”

L’Organizzazione lucana ambientalista chiede di anticipare i tempi di realizzazione della rete di monitoraggio ambientale prevista dall’accordo quadro Total-Esso-Shell di cui ai punti B1 e B2 della Deliberazione della Giunta Regionale n. 1363 del 19/9/2006 senza aspettare la messa in produzione del giacimento. In caso contrario c’è il pericolo – secondo la Ola –  di ripetere la fallimentare esperienza della rete di monitoraggio ambientale nella concessione Val d’Agri la quale, a distanza di 15 anni, ancora non è funzionante e completamente realizzata.

A tal fine la Ola chiede al presidente De Filippo di impegnare fondi regionali per anticipare  le relative spese per la rete di monitoraggio utilizzando da subito i fondi  già disponibili stanziati per  le inutili  e dispendiose cosiddette misure C e D indicate dall’accordo del 2006,  evitando di sprecare risorse pubbliche per attività assolutamente non prioritarie, così come quelle di natura promozionale e pubblicitaria richieste ed attuate da comuni e Apt.

E’ evidente che chi ha ispirato le clausole temporali dell’accordo del 2006  tra Regione e compagnie per la concessione Gorgoglione per il quale il Cipe ha concesso i fondi necessari in data 23/3/2012 pari ad 1 miliardo e 300 mila euro, non ha tenuto conto dell’esperienza negativa maturata in Val d’Agri per quanto attiene il monitoraggio ambientale, subordinando l’attivazione della rete di monitoraggio alla messa in produzione del giacimento e perdendo così la possibilità di stabilire il “punto zero” delle emissioni.

Attivando oggi la rete di monitoraggio ambientale  in considerazione dell’irreversibilità della scelta operata dalla Regione Basilicata e sostenuta oggi dal CIPE, nel voler attivare anche il progetto Tempa Rossa, si corra oggi ai ripari ora, prima che sia troppo tardi, riducendo e controllando da subito i rischi, salvaguardando concretamente e prioritariamente la salute e l’ambiente dei residenti.

La Regione Basilicata anticipi dunque i tempi di  realizzazione della rete di monitoraggio ambientale condividendola con le comunità e le amministrazioni affinché non si debba in futuro a dover essere costretti a denunciare, anche per la concessione Gorgoglione della Total-Esso-Shell,  le stesse lacune e ritardi che si riscontrano per il monitoraggio ambientale in Val d’Agri

Ola- Organizzazione Lucana Ambientalista