Se anche Cardiochirurgia ha bisogno di tutor esterni

8 marzo 2012 | 22:04
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Se anche Cardiochirurgia ha bisogno di tutor esterni

Evidentemente l’outing é di moda. E’ così che il direttore generale dell’ospedale San Carlo di Potenza ammette pubblicamente che in Cardiochirurgia qualcosa non va

Il manager “venuto da lontano” la chiama “situazione oggettivamente difficile”. Quest’ammissione a pochi giorni dal ricovero, con successiva fuga in altra struttura ospedaliera fuori regione, del sindaco di Avigliano, colpito da aneurisma. E all’indomani di una ridda di critiche susseguitesi sulla stampa locale. Des Dorides motiva l’attuale “situazione oggettivamente difficile” ponendo l’attenzione su tre fattori: “pochi abitanti, migrazione naturale legata alle criticità delle infrastrutture e a conflitti professionali che durano da anni”. E allora che si fa? “Per risolvere questi problemi-il dg annuncia in un fantomatico incontro con i giornalisti- sarà attivata una convenzione con il San Camillo di Roma”. E che “a breve sarà completato il concorso da primario”. Ora mi chiedo come mai ci sia voluto Des Dorides per capire che alla Cardiochirurgia del San Carlo ci fosse qualche problema. Il suo predecessore non s’era accorto di nulla? E l’assessore Martorano? Eppure alla politica, soprattutto quando si tratta si sanità, non sfugge nulla. Qualsiasi risposta non giustifica il fatto che forse ci si é dimenticati la cosa più importante: stiamo parlando di salute e di patologie, quelle cardiache, serie. Insomma quella che il dg chiama una “situazione oggettivamente difficile” puó avere risvolti soggettivamente rilevanti. Per farci stare tranquilli Des Dorides fa scendere in campo il San Camillo con la solita convenzione. Saró noiosa ma la domanda che mi pongo é ancora una volta: se dobbiamo ricorrere alle convenzioni con strutture sanitarie esterne che diamine le teniamo a fare le nostre nel monumentale ospedale di Potenza? E’ come ammettere che il nostro personale sanitario non é all’altezza. Ma allora che ci fa nell’ospedale regionale questa gente che invece di curare i malati alimenta conflitti professionali? Certa che a fronte di pochi che creano e alimentano conflitti ci siano tanti uomini e donne competenti e umanamente validi mi auguro che almeno chi ha permesso certi passaggi disinvolti di carriera provi un pizzico di vergogna.