Neanche i carri armati ci fermeranno

31 marzo 2012 | 18:47
Share0
Neanche i carri armati ci fermeranno

Tanto per non passare per ipocriti ribadiamo la nostra identità. Siamo liberi, sottratti a qualunque condizionamento, indipendenti e rompiballe fino alla morte In pochi si sono accorti della nostra specificità. Dobbiamo quindi ammettere che non siamo un giornale per tutti. Le nostre testate, quella online e quella in edicola, sono appannaggio di chi ha le palle. Dobbiamo ammettere che in Basilicata la gente che può permettersi il “lusso” di portare sotto il braccio il nostro settimanale non è molta. Da un lato esiste una sorta di censura pubblica per cui è meglio evitare di essere identificati. Dall’altro esiste un atteggiamento infantile da parte di chi ritiene che le nostre testate siano “esagerate”, invadenti del campo nel quale il proprio egocentrismo si esprime. Tanto per fare un po’ di gossip, aggiungiamo che persino gli edicolanti sono sottoposti a inviti particolari del tipo “tieni nascosto quel giornale.” I tentativi per oscurarci sono continui e subdoli. Ma noi non molliamo né molleremo, costi quel che costi. Si sappia, non molleremo mai. Quindi rassegnatevi. Volete ricattarci con le denunce, come state facendo. Fate pure, è nel vostro diritto. Ma noi non abbiamo paura neanche dei carri armati. Rassegnatevi. Siamo la stampa della gente per bene. Di quella gente che senza ipocrisia vuole cambiare questa terra. Sottolineiamo senza ipocrisia, perché spesso la pancia governa il cervello. La nostra battaglia è semplicemente l’affermazione di un giornalismo indipendente. La vostra è la solita guerra cinica e bastarda contro la realtà. Onore alle armi, uscite allo scoperto, confrontiamoci pubblicamente con le parole e gli argomenti. Noi siamo giornalisti non ruffiani o bravi di don Rodrigo.