La rubrica di Luciano Petrullo

21 marzo 2012 | 16:25
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La rubrica di Luciano Petrullo

Per un Des Dorides che scappa ce ne saranno altri cento disponibili. La soluzione sarebbe trovarne uno che –primo- non scappi e –secondo- sappia lasciare un segno positivo e durevole. Sarà in grado la nostra regione, che come sappiamo è al centro del futuro e dell’innovazione, di fare una scelta di grande qualità?

E’ la speranza di tanti. Ma sono anche in tanti a dubitarne. La politica, in genere, si serve sempre delle stesse facce, che girano per gli enti per fare squadra con lo sponsor di turno.

Raramente si è fatta una scelta nel senso delle mere capacità. E non potrebbe essere diversamente in una regione nella quale l’alternanza politica è una ipotesi sbagliata, e il consociativismo va sempre di moda.

A un uomo disperato incatenato davanti alla Regione Basilicata, fanno eco giovani rampanti della politica pieni zeppi di luoghi comuni, e irrimediabilmente imbevuti dei sistemi della cattiva politica. Questa viene vista come garanzia di un’occupazione, anche redditizia, di visibilità, prateria da percorrere per fini personali.

La cultura della politica come missione al servizio della comunità, come gesto, quindi, nobile, umile e riservato, non esiste e rimane patrimonio di paesi purtroppo ben più civili del nostro.

Spesso, addirittura, si pensa alla politica quale meta cui approdare anche senza alcun bagaglio personale, che sia di esperienze professionali, umane, di sacrifici e studi. E per approdarci nella migliore maniera si fa la fila per servire qualche politico locale, solo in quel momento con quella apparente umiltà che è stretta parente del servilismo più interessato.

E quindi, tornando a bomba, non sarà affatto difficile sostituire Des Dorides.

E se poi ci faranno la grazia di scegliere, con competenza, solo per il bene della sanità lucana, san Gerardo avrà fatto il primo miracolo da qualche secolo a oggi.