La Basilicata magica della Commissione parlamentare

16 marzo 2012 | 11:53
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La Basilicata magica della Commissione parlamentare

L’Ansa ci fa sapere che “in Basilicata ”non emergono dati preoccupanti” sul ciclo dei rifiuti ma vi sono aspetti ”da tenere sotto controllo”: è il quadro tracciato a Potenza dai rappresentanti della Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti, De Luca (Pd), Negri (Pd) e Piccioni (Pdl). I senatori hanno detto che la produzione di rifiuti permetterebbe ”una risposta virtuosa per il ciclo di gestione, con la creazione di sviluppo, lavoro e fonti di energia rinnovabile di dimensioni considerevoli”. A parte la raccomandazione a dare risposte virtuose che, come ormai anche gli analfabeti sanno, potrebbero creare sviluppo e lavoro, lascia perplesso l’atteggiamento di forte cautela rispetto ai dati “non preoccupanti”. La Basilicata è tra le ultime Regioni nella classifica della buona gestione del ciclo dei rifiuti. E’ tra le prime ad utilizzare le discariche legali e abusive. Il costo dello smaltimento in discarica è tra i più alti d’Italia e i cittadini pagano una tassa che assomiglia molto ad una truffa. La Basilicata è una delle poche regioni ad utilizzare, come mezzo programmatorio, lo strumento delle Ordinanze del presidente della Giunta Regionale. E’ una regione che da molti anni, soprattutto nell’area del Potentino, è in costante emergenza rifiuti. Il Piano di gestione approvato nel 2001, non è stato mai attuato. I gestori delle discariche si arricchiscono come nababbi della nuova Russia. La raccolta differenziata è ancora una chimera. I reati ambientali, seppure denunciati quasi esclusivamente dalle organizzazioni ambientaliste, sono ormai all’ordine del giorno. Reati molto più gravi e  quantitativamente più numerosi di quelli che l’informazione ufficiale riesce a registrare. E’ risaputo che in questo lembo di terra esistono due sfere intorno alle quali girano i grandi affari: i rifiuti e il petrolio. Lo scempio ambientale in Basilicata è chiaramente frutto della mala politica, come denunciano i Radicali italiani. Eppure la Commissione parlamentare ci fa sapere che è tutto a posto, ma che bisogna tenere qualcosa sotto controllo. Ci potevamo risparmiare il costo di questo viaggio inutile. Qui la politica sa fare bene le paccottiglie di papavero e valeriana. Tisane con acqua inquinata a cui si aggiunge zucchero di canna inquinata. Forse i membri della Commissione hanno bevuto un bicchiere di questi intrugli magici. O magari hanno pranzato con pietanze esclusive. Magari addobbate con gli agnelli delle campagne di Spinoso, morti non si sa di cosa e nati con strane malformazioni. Carne senza dubbio dal gusto speciale. Certo la Commissione ha ragione: bisogna tenere sotto controllo alcuni aspetti. Però al momento l’unica cosa che si tenta di tenere sotto controllo è la stampa libera. Stiamo ancora aspettando risposte alla nostra inchiesta-denuncia sullo smaltimento a Melfi, ad opera del Consorzio Industriale di Potenza, di acque contaminate provenienti dall’area industriale di Tito. Mentre ci tengono sotto controllo, denunciandoci continuamente per diffamazione a mezzo stampa, sperando di intimidirci, noi aspettiamo. Magari la Commissione avrebbe potuto verificare a che punto sono le indagini, se esistono indagini, sulla vicenda di quelle acque, le stesse acque che i nostri maghi della politica usano per impacchettare i soliti fumogeni spacciati per incenso.