Incidente oleodotto: chi paga i danni ambientali passati, presenti e futuri?

12 marzo 2012 | 16:28
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Incidente oleodotto: chi paga i danni ambientali passati, presenti e futuri?
Incidente oleodotto: chi paga i danni ambientali passati, presenti e futuri?
Incidente oleodotto: chi paga i danni ambientali passati, presenti e futuri?
Incidente oleodotto: chi paga i danni ambientali passati, presenti e futuri?

La definizione spesso utilizzata dal presidente della Regione, Vito De Filippo, sugli impatti emozionali ormai non regge più a fronte di impatti ambientali “veri” che si ripetono purtroppo ciclicamente e che riguardano l’intera filiera del petrolio, dall’estrazione, al trasporto e alla raffinazione
Secondo Ola e NoScorie quello accaduto a Bernalda non è un semplice guasto ma è un incidente di una certa rilevanza che ha riguardato gli  impianti di regolazione e le stesse condutture da 20 pollici che come si vede nelle foto allegate, sono in via di sostituzione dopo l’incidente all’oleodotto . Un oleodotto questo che è in esercizio ormai da quasi dieci anni.

L’interramento dell’oleodotto fu deciso dalle amministrazioni per mitigare l’impatto visivo di un opera lunga 146 Km che va da Viggiano a Taranto e che, vogliamo ricordare, attraversa località interessate da dissesto idrogeologico, aree sismiche, corsi d’acqua e campi coltivati.
L’interramento dell’oleodotto di certo non favorisce l’immediata segnalazione di eventuali incidenti che restano affidati all’ENI che, nel caso di Bernalda, è avvenuto conseguentemente alla segnalazione da parte degli agricoltori. A giudizio di Ola e No Scorie è necessario verificare l’intero tracciato dell’oleodotto per evidenziare possibili cedimenti dello stesso unitamente agli oleodotti di collegamento tra i pozzi e il centro olio di Viggiano che hanno uno sviluppo complessivo di centinaia di chilometri, con olio altamente corrosivo (vedi foto).
Per questi ultimi i comuni rischiano di ritrovarsi a fine estrazione nel sottosuolo materiali tossici ed inquinanti per i quali ancora oggi non è chiaro chi debba smaltirli per assenza di fondi e clausole fideiussorie per la bonifica ed il pagamento dei danni. Per l’inquinamento causato da Eni in agro di Bernalda, Ola e No Scorie  chiedono di quantificare i danni e provvedere ad eventuali risarcimenti nei confronti di privati e della comunità.