Il tubo si spezza e i liquidi industriali finiscono nel fiume

6 marzo 2012 | 17:43
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Il tubo si spezza e i liquidi industriali finiscono nel fiume

Scoperto un enorme tubo in cemento, spezzato al centro, al di fuori dal perimetro del Consorzio industriale di Matera

E’ visibile dalle immagini che vi proponiamo il tubo che raccoglie la collettazione che dovrebbe andare a Tecnoparco Pantanello. Si tratta di un tubo sopraelevato, ad un’altezza di circa 12 metri dal fiume. Il manufatto in cemento appare spezzato a metà per cui riversa nel fiume ciò che raccoglie al suo interno. Dal collettore fuoriesce un liquido maleodorante, “una melma” che finisce direttamente nel fiume. Il fatto che il tubo sia spaccato, vista la sua altezza, si può spiegare o con una piena, di cui però negli ultimi tempi non c’è traccia. Per spezzare un manufatto di queste dimensioni infatti si sarebbe dovuto trattare di una massa d’acqua vigorosa, che chi si trova in quell’area sostiene di non aver notato. Oppure si può pensare che il tubo sia stato appositamente spezzato. A noi non è dato sapere. Quel che è ovvio è che un tubo di questa portata, e che porta liquidi di scarico delle aziende della Valbasento all’impianto di Tecnoparco Pantanello dovrebbe quanto meno essere sotto stretto controllo per verificarne la funzionalità. E invece sembra che così non è.