Il re è nudo

Anche il consiglio regionale di oggi, convocato per discutere su due temi di particolare importanza, il primo relativo all’articolo 16 del decreto liberalizzazioni del governo Monti, il secondo sulle disposizioni in materia di trasparenza nei concorsi pubblici dell’amministrazione regionale, è stato sciolto per mancanza del numero legale. Nonostante i 21 consiglieri regionali di maggioranza,  De Filippo non è stato in grado di convincere 16 dei suoi a restare in aula per garantire il prosieguo dei lavori. La seduta, è stata aperta con la presentazione di una mozione del sottoscritto firmata da tutti i consiglieri del PDL relativa ad una delibera dell’ex direttore generale Maruggi dell’ Azienda Sanitaria di Matera che praticamente determina il  licenziamento di 30 lavoratori degli Istituti di Vigilanza di Matera ( Lazazzera, Ronda materana ed Aquila). Con l’atto deliberativo pretestuoso, la ASM per contrastare “le attuali ristrettezze economiche, unite alla pressante necessità di ridurre il deficit aziendale “ ( non sappiamo, a questo punto,  a cosa siano serviti i 20 milioni di euro sborsati dalla regione Basilicata nel bilancio 2012 per ripianare i debiti delle Aziende sanitarie lucane ) unilateralmente ha eliminato, a partire dal 1 aprile, le attività di vigilanza e supporto alle guardie mediche nei comuni di Grottole, Miglionico, Montescaglioso, Pomarico, Calciano, Garaguso, Grassano, Irsina, Oliveto Lucano, Matera ( piazza Firenze ) oltre che al SerT di Via Gramsci di Matera ed al servizio di scorta per la distribuzione del metadone. Agli  Istituti di vigilanza, in spregio alle norme contrattuali che prevedono un preavviso di tre mesi, il 22 marzo è stata data la comunicazione  di soppressione dei servizi. Il PDL ha presentato la mozione che, con il voto contrario di tutta la maggioranza PD in testa ( povero Luca Braia, il capogruppo smentito dal suo gruppo), non ha avuto il sostegno necessario per essere discussa e per dare una speranza ai 30 lavoratori ai quali non resta che la lettera del licenziamento. Dopo questo inizio di seduta vergognoso, per l’assoluta mancanza di responsabilità e sensibilità umana della maggioranza, si è giunti, PDL assente dalla votazione per protesta, ma presente in aula, all’ennesima mancanza del numero legale, nonostante gli affannati tentativi  del “telefonista” Folino di rastrellare consiglieri.  Non è la prima volta che il centro sinistra dà un pessimo esempio all’intera comunità lucana. Voglio ricordare che nel 2011 su 29 sedute del Consiglio ben 10, pari ad un terzo del totale, sono state sciolte per mancanza del numero legale e nel corso di questi primi tre mesi del 2012, su 7 sedute 3 sono andate deserte. Stando così le cose,  ha certamente ragione la Corte dei Conti lucana quando definisce inutile e costoso il consiglio regionale di Basilicata, un’assise che, alla luce delle attività svolte e della totale incapacità del governo di avanzare proposte utili per l’intera comunità, diventa uno strumento utile per allontanare sempre di più la gente dalla politica, da questa politica condotta nel peggiore dei modi da un re che mette in evidenza, giorno dopo giorno, la sua nudità esposta da manifesta incapacità di condurre, se non verso il disastro, il suo popolo.
Distinti saluti,

Il Consigliere Regionale del PDL
Mario Venezia