“I figli non sono pacchi di mamma e papà”

10 marzo 2012 | 13:51
Share0
“I figli non sono pacchi di mamma e papà”

La donna era stata condannata a due mesi di reclusione per non aver permesso all’ex marito di vedere il figlio dopo che lo stesso aveva fatto tardi nell’andare a prendere il piccolo con il quale doveva trascorrere un week end

 I figli non sono ‘pacchi in balia dei capricci o comunque delle «finalità» dei genitori. Il monito arriva dalla Cassazione che, consapevole delle tante liti tra genitori separati per la consegna dei figli, ricorda loro che al di sopra di tutto c’è «l’interesse morale e materiale del minore, soggetto di diritti e non mero oggetto di finalità esecutive perseguite» da mamma e papà. Ecco perchè la Sesta sezione penale spiega che non può essere condannato il genitore affidatario che tiene con sè il figlio a causa dei continui ritardi del genitore che non ha in affidamento il figlio e che arriva in ritardo nei giorni di visita stabiliti dal giudice. In questo modo la Suprema Corte ha annullato «perchè il fatto non costituisce reato» una doppia condanna per mancata esecuzione dolosa del provvedimento del giudice nei confronti di una quarantenne di Melfi che, a causa del ritardo dell’ex marito, aveva prelevato il figlio minorenne dall’associazione di scout – mentre avrebbe dovuto essere preso dal padre in ritardo, per non lasciarlo solo. Denunciata dall’ex marito, la donna era stata condannata a due mesi di reclusione, pena sospesa con la condizionale, dal Tribunale di Melfi e, successivamente, dalla Corte d’appello di Potenza, nel febbraio 2010, che aveva rideterminato la condanna ad un mese a quindici giorni di reclusione.